Russia, radio Echo trova casa in Germania

Maxim Kurnikov
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Maksim Kurnikov era il vice direttore dell'emittente moscovita, una delle poche testate giornalistiche indipendenti della Russia che le autorità hanno chiuso subito dopo l'invasione dell'Ucraina

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Maksim Kurnikov era il vice direttore di radio Echo, a Mosca.

Era una delle poche testate giornalistiche indipendenti della Russia, che le autorità hanno chiuso subito dopo l'invasione dell'Ucraina.

Ora Maxim ha trovato una nuova casa per la radio, in Germania: un paio di settimane fa ha lanciato un'app che può essere scaricata in Russia, offrendo al pubblico una prospettiva critica sul proprio Paese rispetto ai colleghi interni.

"Vogliamo parlare con le persone che ora sono in Russia - dice Maksim Kurnikov - e non sono d'accordo con il regime di Putin, che non sono sole, che hanno ragione e non sono pazze".

Maksim afferma che le autorità russe hanno provato a chiudere l'app ma che la stessa funziona ancora ed offre dalle 10 alle 12 ore di programmazione live al giorno.

La trasmissione domenicale, pubblicata su YouTube, ha ricevuto più di 300.000 contatti.

"Una società giornalistica tedesca - dice la giornalista Kristina Jovanovski - sta fornendo a Echo uno spazio per uffici.

Circa 10 persone stanno lavorando all'app a Berlino, altre sono sparse in tutta Europa.

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La maggior parte della squadra di Echo ha lasciato la Russia a seguito di una legge approvata per imporre sino a 15 anni di carcere per le persone accusate di aver diffuso quelle che definiscono notizie false, ma alcuni giornalisti hanno deciso di restare".

Irina, ex conduttrice radiofonica, è stata ospite in trasmissione: ora lavora a Mosca su un canale YouTube che va in onda sull'app di radio Echo.

Dice che desidera disperatamente raccontare le lotte del suo Paese dall'interno, nonostante i pericoli.

"Hanno appena ucciso il giornalismo in Russia - dice Irina Babloyan, giornalista - ti seguono ovunque, quindi non puoi fare foto, non puoi fare un video, devi muoverti sotto traccia".

Irina afferma che il governo tedesco ha recentemente approvato la sua domanda di visto per motivi umanitari, dopo un'attesa di sei mesi, e che alla fine andrà a Berlino.

Quando accadrà, Echo avrà un proprio ufficio in città per fornire una fonte di notizie alternativa per i russi.

"Molte persone in Russia semplicemente non sanno cosa pensare - conclude Kurnikov - cosa leggere, cosa ascoltare, cosa guardare per capire la situazione".

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