Verso il governo in Italia, Berlusconi "Ero amico di Putin, ora non più"

Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni
Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di euronews con agenzie
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Il cavaliere precisa la sua posizione in un'intervista, resta atlantista. I fuori onda non contestualizzati

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Quelle iniziate mercoledì mattina per la formazione del nuovo governo italiano saranno consultazioni lampo. Le emergenze che il Paese si trova ad affrontare sono tante, a partire dal caro energia, e l'esecutivo va messo nelle condizioni di gestirle a pieno prima possibile.

Dopo il rituale passaggio dei presidenti delle Camere, Larussa e Fontana, il presidente della Repubblica ha avuto un colloquio con il suo predecessore Giorgio Napolitano.

Quindi è iniziato il turno delle delegazioni parlamentari, a partire dai gruppi per le autonomie e gruppi misti, i partiti del centrosinistra che andranno ognuno per sé, Cinque Stelle e Pd. Venerdì toccherà ai partiti della maggioranza.

L'incarico forse già venerdì sera

Secondo alcune indiscrezioni, già in serata potrebbe arrivare l'incarico di formare il nuovo governo a Giorgia Meloni che andrà prima alla Camera poi al Senato e quindi a Palazzo Chigi per comunicare formalmente di aver ricevuto l'incarico da Mattarella. Ma sulla formazione del governo pesano le dichiarazioni trapelate di Berlusconi a favore di Putin e contro il presidente ucraino Zelensky. "Il governo sarà atlantista o non si farà" ha replicato la premier in pectore.

Ero amico di Putin, ora non più

Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, ma oggi le circostanze sono cambiate", afferma intanto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un'intervista al Corriere dopo la pubblicazione di un audio registrato durante il suo incontro con i parlamentari di Forza Italia. L'ex Cavaliere sembra addossare la colpa della guerra in Ucraina a Kiev e parla del suo riavvicinamento a Putin. "Il tutto è fuori contesto - si difende l'ex premier - è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione".

"Le affermazioni che mi sono state carpite", tiene a precisare, "si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli". 

Berlusconi sostiene che si trattava di "un ragionamento più ampio" che "si concludeva con la condanna dell'invasione russa e con l'auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino".

"Normale dialettica fra partiti"

Il presidente degli azzurri afferma poi di non avere dato "nessuna interpretazione assolutoria all'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa". La sua posizione, dice, "coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell'Unione europea, dell'Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell'attacco militare controuno Stato libero e sovrano".

E dunque ritiene "paradossale e anche ridicolo" mettere in discussione il suo atlantismo. Berlusconi definisce "pessime abitudini" quelle di "carpire e registrare di nascosto brani di conversazioni private". Ma "non si illudano - avverte - non mi sono fatto intimidire da ben altre aggressioni". Con la premier in pectore Giorgia Meloni "non parlerei di dissidi - ricostruisce - ma di normali discussioni fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro". Alle consultazioni al Quirinale "proporremo il nome di Giorgia Meloni, in coerenza con il risultato elettorale", afferma.

La coalizione fa quadrato intorno a Berlusconi

Le parole di Silvio Berlusconi sulla Russia e Putin non minano la nascita del governo secondo il leader di Noi con l'Italia Maurizio Lupi. "Il governo di centrodestra che nascerà - dichiara in un'intervista al Corriere della Sera - sarà europeista e atlantista senza se e senza ma".

L'ex azzurro afferma che "la storia di Forza Italia è da sempre coerente con questa scelta e le parole di Berlusconi, così come le abbiamo ascoltate, non le condivido e non la modificano".

Lupi si domanda "chi vuole indebolire la nascita di questo governo facendo uscire audio rubati o estrapolati dal contesto".

Alle consultazioni "andremo tutti insieme", sottolinea l'esponente di centrodestra, "e martedì o mercoledì il governo avrà la fiducia delle camere".

Il precedente in Senato

Eppure Forza Italia ha fatto mancare i suoi voti per l'elezione del presidente del Senato. "Non nascondo che ci possano essere fibrillazioni o problemi da parte di Forza Italia - ammette - Ma i voti non si misurano con l'elezione del presidente del Senato, ma quando ci sarà la fiducia", che per Lupi ci sarà. "Sarebbe semplicemente irresponsabile far venire meno la fiducia che gli elettori hanno dato al centrodestra - dice - la prima volta dopo dieci anni hanno scelto una maggioranza politica".

Secondo l'ex ministro, Antonio Tajani potrebbe andare agli Esteri nonostante le dichiarazioni trapelate del suo leader. "Mi sembra che la sua storia non possa essere messa in discussione", rileva Lupi.

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