L'aereo militare è caduto su un palazzo di nove piani, provocando un grande incendio; 500 gli evacuati, c'è chi è morto buttandosi giù dalla finestra cercando di salvarsi dalle fiamme
A Yeysk, città portuale russa di 90mila abitanti che si trova sulle sponde meridionali del mar d'Azov, la gente del posto porta fiori vicino a una lavagna su cui si legge : "Ricordiamo e piangiamo".
Il cordoglio è per le 14 vittime sinora accertate nello schianto del jet militare russo contro un edificio residenziale. A rendere noto il bilancio, provvisoruio, è l'agenzia di stampa Tass citando il ministero delle Emergenze di Mosca.
Tra le vittime ci sono anche tre bambini.
Decollato lunedì sera dall'aeroporto militare del ''distretto meridionale'', il caccia è precipitato dopo pochi minuti di volo sull'edificio di nove piani in un'area residenziale della città.
I due piloti sono riusciti a mettersi in salvo lanciandosi prima dell'impatto.
Durante l'incidente il carburante ha preso fuoco generando un grave incendio, almeno 17 gli appartamenti interessati, ma nella zona gli evacuati sono 500.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, il mezzo militare avrebbe preso fuoco per ''un guasto al motore''.
Udite esplosioni dopo lo schianto, salvi i 2 piloti
Sul posto si sono udite esplosioni, evidentemente le armi trasportate dall'aereo, un Su-34, un jet ampiamente usato dai russi, anche in Siria.
I due piloti russi sono riusciti a catapultarsi fuori dal velivolo e a salvarsi.