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"Cresce la rabbia contro Israele" dopo i morti causati dall'esercito a Jenin

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Di euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Gruppi palestinesi tengono una conferenza stampa in armi dopo i raid israeliani

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Sale la rabbia di alcuni gruppi di militanti palestinesi dopo l’ennesimo raid delle forze armate israeliane nei Territori occupati. Negli ultimi attacchi a Jenin sono morti almeno due medici e una giovane di 20 anni. Decine i feriti. Dopo l’assalto sono scoppiati violenti scontri con i civili vicino a un ospedale. Dall'inizio del 2022, almeno 100 palestinesi sono morti in Cisgiordania a causa dell’aumento dei raid israeliani.

Un volantino di al-Fatah distribuito a Jenin sostiene che era un membro della milizia filo-Fatah dei Martiri di al-Aqsa, Abdullah Abu al-Teen, il medico palestinese rimasto ucciso durante uno scontro a fuoco fra miliziani locali e reparti dell'esercito israeliano.

Nel volantino Abu al-Teen appare mentre impugna due fucili, e mentre ne tiene  un terzo appeso al collo. "Lottava con la resistenza" precisa il volantino, rilanciato da diversi media. Una fonte militare, citata dalla radio pubblica israeliana Kan, ha sostenuto che quando è stato colpito Abu al-Teen "aveva il volto coperto ed era armato".

In precedenza a Jenin, nello stesso scontro a fuoco, è rimasto ucciso un miliziano della Jihad islamica di nome Matin Sebaya. Ai suoi funerali ha partecipato una grande folla.

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