Passo avanti storico, con la mediazione americana, per Israele e Libano, due Paesi formalmente in guerra. Il territorio conteso copre circa 860 kmq di mare e comprende due giacimenti di gas. Israele sfrutterà uno dei due e il Libano potrà esplorare e sfruttare il secondo
Accordo storico tra due Paesi nemici.
Con firme separate, Israele e Libano hanno ufficializzato la demarcazione delle loro acque di confine, ponendo fine a una disputa di lunga data sullo sfruttamento delle loro significative riserve di gas.
Per Israele, la firma che risolve la questione di confine marittimo è stata apposta dal premier israeliano Yair Lapid.
Da Ankara, impegnato in un bilaterale con la Turchia, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha accolto favorevolmente l'accordo.
"Il patto sui confini marittimi riflette la capacità dei due Paesi di cooperare per il bene della stabilità e della prosperità economica. Questo accordo è una risorsa per la sicurezza di Israele e la stabilità e la sicurezza della regione".
Il presidente libanese Michel Aoun ha firmato l'accordo a Beirut.
La mediazione americana e il fatto che il Libano si trovi nel mezzo di una grave crisi economica hanno contribuito alla rapida conclusione dell'accordo.
Amos Hochstein, consigliere americano per gli Affari Energetici, spiega:
"Penso che è importante, ora che abbiamo raggiunto questo traguardo, che non sia solo questo il vero obiettivo, ma si vada oltre. E credo davvero, e spero, che questo accordo possa essere un punto di svolta economico in Libano per una nuova era di investimenti".
Il territorio conteso copre circa 860 chilometri quadrati di mare e comprende due giacimenti di gas. Israele sfrutterà uno dei due e il Libano potrà esplorare e, eventualmente, sfruttare il secondo.
Israele e Libano sono formalmente in guerra, sebbene dal 2020 stiano tentando faticosamente di risolvere le loro tante controversie.
Una, intanto, è stata risolta.