Crisi benzina, in Francia la protesta entra nella sua terza settimana

La protesta  in Francia
La protesta in Francia Diritti d'autore Laurent Cipriani/AP
Di euronews con Ansa
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Crisi benzina, in Francia la protesta entra nella sua terza settimana. La premier Elisabeth Borne ha annunciato la precettazione degli impiegati nei depositi Esso

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Il governo francese si appella ai lavoratori in sciopero del settore petrolifero affinché rimuovano "senza attendere" i blocchi nei depositi di carburante del Paese, minacciando un "intervento" dello Stato per  riportare la situazione alla normalità.

 "Facciamo tutto il possibile affinché questa situazione finisca", assicura il portavoce del governo, Olivier Véran, intervistato da radio RTL all'indomani della riunione d'emergenza con la premier Elisabeth Borne.

Premier che martedì pomeriggio ha annunciato la precettazione degli impiegati nei depositi Esso.

Véran invoca la possibilità che le forze dell'ordine procedano al sequestro degli impianti bloccati per riaprire gli accessi ai depositi. Nei giorni scorsi, Parigi non ha escluso un eventuale ricorso agli stock strategici statali per fermare la crisi. 

Secondo fonti del governo, la penuria totale o parziale di carburanti riguarda al momento il 15% delle stazioni di servizio del Paese. Una situazione principalmente legata allo sciopero per i salari indetto nelle raffinerie di Totalenergies ma anche allo sconto di 20 centesimi sul carburante applicato dal primo settembre dal gruppo petrolifero.

Ma i sindacati di TotalEnergies ed Esso-ExxonMobil non mollano e, anzi, oggi hanno annunciato una ulteriore proroga dello sciopero. La proroga è stata estesa ad una quindicina di stazioni di servizio lungo le autostrade della Francia. La protesta, precisano fonti sindacali, blocca attualmente una raffineria in Normandia, vicino Le Havre, un deposito di carburanti nelle Fiandre, vicino Dunkerque e la 'bio-raffineria'  di La Mède (Bouches-du-Rhône), ha detto all'agenzia France Presse Thierry Defresne, segretario CGT del comitato europeo TotalEnergies. 

Mentre si moltiplicano le critiche contro il governo dell'opposizione, a cominciare dal Rassemblement  National di Marine Le Pen.

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