Austria: il presidente uscente Alexander Van der Bellen verso la rielezione al primo turno

In Austria il presidente uscente della Repubblica Alexander Van der Bellen, centro-sinistra e verdi, verso la rielezione al primo turno con un consenso che, secondo le proiezioni ad urne chiuse, con un buon numero di schede già scrutinate, circa il 60 %, raccoglie circa il 55 % dei voti.
Sono 6,3 milioni gli austriaci chiamati al voto oggi per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il grande favorito era comunque il presidente uscente, candidato indipendente, sostenuto da socialdemocratici e verdi e aiutato anche dal fatto che i popolari hanno rinunciato a presentare un loro uomo.
Ad affrontare Van der Bellen sei sfidanti, tutti uomini e quasi tutti attribuibili alla destra politica, destinati quindi a spartirsi i voti della stessa parte politica.
Secondo il candidato dell'estrema destra, all'8 % il partito della birra (proiezioni)
Tra i candidati spiccano Walter Rosenkranz, candidato della Fpoe, al secondo posto con il 18 % dei voti secondo le proiezioni e Dominik Wlazny della Bierpartei, il partito della birra, dato intorno all' 8 % secondo le proiezioni. Comico, rocker, candidato antisistema, ha fondato il suo partito nel 2015 e la provocazione, a quanto pare, è stata raccolta.
Si ferma al 2 %, secondo le proiezioni, il candidato dei novax Michael Brunner del partito MFG (Oesterreich Menschen - Freiheit - Grundrecht); Gerald Grosz, ex leader del partito di estrema destra BZOe raccoglie il 5 %.
Queste elezioni chiudono una campagna elettorale molto sottotono, che alcuni giornali definiscono addirittura una "non campagna elettorale".
Van Der Bellen, 78 anni, si appresta a iniziare un nuovo mandato di sei anni; durante il primo ha visto giurare 5 governi in un Paese, l'Austria, non abituato all'instabilità politica.