Sulle strade della Toscana è andata in scena l'Eroica, la gara ciclistica storica che riporta in pista le bici del passato
Le strade bianche del Chianti e della Val d'Orcia sono la cornice dell'Eroica.
Un nome, un evento: maglie di lana e sudore, bici con telaio in acciaio e scarpe senza attacchi per i pedali. È il ciclismo epico, quello andato in scena in occasione della più importante gara ciclistica storica d'Italia, che ha compiuto 25 anni.
Per partecipare a L'Eroica la bicicletta deve essere stata costruita prima del 1987.
Ai nastri di partenza 8.200 corridori, 1.000 donne e 4.000 stranieri, che hanno scelto tra diversi percorsi, adatti a ogni livello di preparazione e allenamento: dal giro di 46 km tra i vigneti del Chianti, al duro percorso di 209 km, per chi riesce a resistere anche quindici ore in sella, partendo prima dell'alba e arrivando al traguardo di notte.
All'evento hanno anche partecipato collezionisti che, con barbe e baffi, cappelli e vestiti dei primi del '900, hanno guidato biciclette che sembrano impossibili da usare oggi.
I ciclisti hanno potuto scegliere tra diversi percorsi, adatti a ogni livello di preparazione e allenamento: dal giro di 46 km tra i vigneti del Chianti, al duro percorso di 209 km, per chi riesce a resistere anche quindici ore in sella, partendo prima dell'alba e arrivando al traguardo di notte.
Ma l'Eroica è soprattutto una festa, un tuffo nel passato prossimo e remoto, nelle cronache di Brera e nei trionfi di Coppi e Bartali, presente - quest'ultimo - con la maglia gialla del Tour de France, vinto nel 1948. Una full immersion nella storia per chi ha tagliato il traguardo in volata o in affanno, il risultato non conta.