Chiusi profili su Facebook e Instagram. Centinaia le persone pagate per sostenere la propaganda filo.russa
La Russia perde una battaglia nella guerra di propaganda sui social network. Meta, la società madre di Facebook, ha disattivato una vasta rete di 1.600 falsi account russi a sostegno della guerra in Ucraina.
La società ha dichiarato di aver disabilitato 45 account Facebook e oltre 1.000 su Instagram gestiti da una piattaforma di troll russa che prendeva di mira "politici, giornalisti, attori, celebrità e marchi commerciali di tutto il mondo" che supportano Kiev. Centinaia di persone sono state assunte e pagate in rubli per lasciare commenti filo-russi
Secondo il colosso Usa, si tratta del più grande e complesso sforzo di propaganda condotto dalla Russia dopo l’inizio dell’invasione attraverso Facebook. L’operazione avrebbe coinvolto oltre 60 siti web creati a immagine e somiglianza di testate più importanti quali il quotidiano britannico “The Guardian” e il tedesco “Der Spiegel”, e più di 1.600 profili falsi su Facebook utilizzati per diffondere propaganda russa e false informazioni sull’Ucraina in Germania, in Italia, in Francia, nel Regno Unito e nella stessa Ucraina.