Si tratta del primo attacco contro una rappresentanza diplomatica in Afghanistan dal ritorno al potere dei talebani
Due dipendenti dell'ambasciata russa a Kabul sono stati uccisi e diverse persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco suicida, il primo contro una rappresentanza diplomatica in Afghanistan dal ritorno al potere dei talebani.
Il portavoce del ministero dell'Interno afghano, Abdul Nafy Takor, ha detto che un attentatore suicida è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle guardie talebane "prima che potesse raggiungere il suo obiettivo".
"Immediatamente - dice Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov - è stata adottata una serie di misure per rafforzare la protezione del perimetro esterno.
Sono state incaricate ulteriori forze delle autorità talebane ed utilizzate le capacità dell'Intelligence e del controspionaggio afghano: speriamo che gli organizzatori e gli autori di questo atto terroristico vengano puniti il prima possibile".
Non c'è stata alcuna rivendicazione immediata per l'esplosione: nel comunicato successivo ai fatti, si parla anche di "feriti tra i cittadini afghani".
Come in altri recenti attacchi, i talebani hanno cercato di sdrammatizzare, transennando rapidamente l'area e impedendo ai media di filmare nelle vicinanze.