Il paese africano torna alle urne per eleggere il presidente della Repubblica e i deputati dell’Assemblea nazionale
Un voto per cercare di cambiare la situazione in Angola. Per la quinta volta dalla fine della guerra civile nel 2002 il paese africano torna alle urne per eleggere il presidente della Repubblica e i deputati dell’Assemblea nazionale.
Tutti in coda davanti ai seggi. In un clima politico e sociale difficile sono otto i partiti politici che quest’anno corrono per le elezioni ma solo sono quelli in grado di conquistare il potere: il Movimento popolare di liberazione dell’Angola (Mpla) guidato dall’attuale presidente della Repubblica João Lourenço e l’Unita guidato da Adalberto Costa Junior.
Ad attendere il Presidente uscente una folla di angolani al grido di “Viceremo tutti, vincerà la democrazia.” Le ultime elezioni del 2017 sono state vinte con una larga percentuale (oltre il 60%) dall’attuale presidente e dal partito politico al potere da più di 40 anni, dal giorno in cui l’Angola ha dichiarato l’indipendenza dal Portogallo.
Lotta alla corruzione e alle diseguaglianze sono stati tra i punti fermi del presidente uscente negli ultimi cinque anni, in una regione dove la povertà e la crisi economica sono aumentate dalla pandemia. Una giornata elettorale importante per l’Angola. I seggi rimarranno aperti fino alle 17 ora locale ma l’orario sarà esteso se ci saranno ancora elettori in attesa di votare.