La guerra in Ucraina si invita allo Sziget Festival

Il gruppo ucraino Kazka ha lanciato un chiaro e inequivocabile messaggio ("Slava Ukraini, F*** Putin") durante la sua performance sul palco principale di uno dei più grandi festival europei: lo Sziget di Budapest.
Della guerra in Ucraina si parla molto tra gli stand del festival e non mancano visitatori che vengono proprio dal Paese vicino, come Oksana di Vinnitsa. Ha esitato fino all'ultimo sulla possibilità di partecipare all'evento. "All'inizio del festival non mi sentivo bene, perché è davvero difficile vedere persone felici ovunque. È da molto tempo che non vedo persone felici", ha confessato ai nostri microfoni.
Budapest controcorrente
Allo Sziget, a differenza di altri festival europei, ci sono anche artitsti di Mosca. I russi sono i benvenuti qui e niente lo dimostra più del fatto che la bandiera russa è esposta vicino a quella ucraina all'ingresso. Tuttavia, non tutti gli ospiti apprezzano la cosa, come dimostra la scritta sulla bandiera: "La Russia è uno Stato terrorista".
Gli organizzatori difendono la scelta di non aver bandino i russi dalla kermesse. "Noi pensiamo che non sia elegante o sensato dichiarare un embargo nel campo della cultura", dice Tamás Kádár. "Ad esempio, dovremmo bandire i libri di Ulickaya solo perché è russa? Non ci sono scrittori russi più anti-establishment di lei".
L'artista russa più famosa allo Sziget è stata senza dubbio Nina Kravitz, le cui esibizioni nei festival europei sono state tutte cancellate. La dj techno è stata accusata di non aver preso una posizione abbastanza forte contro l'aggressione di Putin. In Ungheria, però, ha potuto far ballare i festivalieri al ritrmo della sua musica