I velivoli a pilotaggio remoto si sono rivelati molto utili nella regione di Mykolaiv dove si sono intensificati i bombardamenti nelle ultime settimane
Vengono chiamati "lucciole", ma sono in realtà soldati ucraini specializzati nell'uso di droni. Grazie al crowdfounding, soprannominato "l'armata dei droni", Kiev ha ricevuto 20 milioni di dollari da istituzioni e privati per investire nelle nuove tecnologie. I velivoli a pilotaggio remoto si sono rivelati molto utili soprattutto nella regione di Mykolaiv, dove si sono intensificati i bombardamenti nelle ultime settimane.
"È una guerra basata su artiglieria e droni - spiega Baton, nome in codice del capo delle "lucciole" - Miriamo a distruggere l'artiglieria del nemico. Questi sono i nostri occhi nel cielo. Ci sono molti russi, ora possiamo mirare con precisione".
Prima dell'impiego al fronte, le truppe ucraine hanno mostrato ai giornalisti di Ap i droni acquistati con le donazioni internazionali, testandoli in un aeroporto alla periferia di Kiev. Parte dei soldi sono stati usati per l'addestramento del personale.
Avere i velivoli a pilotaggio remoto consente di risparmiare i soldati che così non devo avvicinarsi troppo al nemico. “Il costo di questi velivoli è incomparabilmente inferiore al costo delle vite umane”, spiega Oleksander Chendekov, ingegnere ucraino.
I droni russi
Anche i russi usano i droni nella guerra in Ucraina. Secondo Kiev, l'Iran sta fornendo a Mosca velivoli a pilotaggio remoto. L'accusa si basa sul fatto che la Casa Bianca ha diffuso a metà luglio delle immagini satellitari che mostrano i russi nella base iraniana dei droni. Washington non ha accusato apertamente l'Iran.