E' accaduto durante le riprese di un videoclip musicale nella città di Krugersdorp. Decine gli arresti, proteste di massa nella zona
Una vergogna nazionale: così il capo della polizia del Sud Africa, Bheki Chele, ha definito le violenze avvenute la scorsa settimana nella città di Krugerdorp, a una 30ina di km a nord ovest da Johannesburg, dove un gruppo di uomini ha fatto irruzione sul set dove si stava girando un videoclip musicale, rapinando la troupe a mano armata e stuprando 8 modelle che prendevano parte alle riprese.
"Ieri - ha riferito Chele in conferenza stampa - abbiamo avuto la fortuna di incontrare le famiglie. Ma quando vedi quelle persone e ti rendi conto che non sono solo una storia, sono esseri umani, sono lì, sono giovani, parliamo con loro e ti rendi conto di una devastazione che non è temporanea, alcuni dei dani fatti a questa gente sono permanenti"
Minatori abusivi
Le indagini puntano per il momento sui cosiddetti "zama-zama": minatori abusivi, perlopiù stranieri, che scavano nei pozzi minerari ormai chiusi nei dintori di Johannesburg. Proprio in una di queste miniere, in effetti, la troupe stava girando il video le cui riprese sono finite in tragedia venerdì scorso.
Oltre 80 arresti sono stati compiuti negli ultimi giorni nella zona: per ora, tutti sono accusati di trovarsi clandestinamente in Sud Africa, ma secondo le autorità tra loro potrebbero esserci gli autori delle violenze. A dirlo, saranno gli esami del dna rinvenuto su corpi e indumenti delle vittime.
L'episodio ha scatenato violente proteste: centinaia di manifestanti sono scesi in piazza, chiedendo maggiore sicurezza. In molti sottolineano come la zona sia ormai una terra franca, alla merce della criminalità predatoria, lamentando il disinteresse delle autorità.
"Non ci hanno presi sul serio"
Lunedì, durante l'udienza per la convalida dell'arresto, una folla di 300 persone si è radunata fuori dal tribunale di Krugersdorp per esprimere la rabbia della comunità per l'attacco.
Si ritiene che quasi tutti i sospetti siano "zama-zama": secondo i residenti locali, le bande di minatori illegali sono responsabili di gran parte della criminalità diffusa nella zona.
"Non ci hanno preso sul serio. Doveva accadere questo tipo di crimine perché noi potessimo mettere sulla mappa il problema dell'immigrazione illegale", ha dichiarato all'Associated Press il manifestante Lerato Ngobeni.
Un altro manifestante, David Makgaka, ha chiesto il dispiegamento della Forza di Difesa Nazionale sudafricana nell'area, affermando che la polizia locale li ha delusi.
Gli uomini sono stati arrestati in un sito minerario abbandonato dopo gli stupri e le rapine avvenuti nelle vicinanze.
Secondo la polizia, gli stupri di gruppo sono avvenuti quando una troupe che stava girando un video musicale in una delle miniere abbandonate è stata attaccata da uomini armati giovedì della scorsa settimana.
"Il servizio di polizia sudafricano non lascerà nulla di intentato per assicurare i sospetti alla giustizia", ha dichiarato il tenente generale Fannie Masemola, commissario della polizia nazionale sudafricana, durante una conferenza stampa tenutasi lunedì a Pretoria.