Per la seconda volta in una settimana, la protesta è incentrata contro la possibile nomina a primo ministro del candidato filoiraniano, Mohammed al-Sudani
Migliaia di seguaci del leader sciita Muqtada al Sadr hanno occupato il Parlamento iracheno per protestare contro la possibile nomina a primo ministro del candidato filoiraniano, Mohammed al-Sudani.
Molti di essi hanno trascorso la notte nell'edificio: per la seconda volta in una settimana, le forze di sicurezza irachene hanno utilizzato gas lacrimogeni nel vano tentativo di disperdere i manifestanti.
"È un momento molto difficile, sfortunatamente è l'amara verità - dice Mustafa al Kadhimi, primo ministro dell'Iraq - dobbiamo collaborare e stare insieme, non ci spingiamo nell'abisso.
Dobbiamo giudicare con le nostre menti, le nostre coscienze e i nostri sentimenti e attenerci all'Iraq e agli iracheni, non ad interessi meschini.
Chiedo a tutti di essere pazienti, calmi e razionali, non essere attratti dallo scontro: invito i cittadini a non scontrarsi con le forze di sicurezza e a rispettare le istituzioni statali".
I manifestanti hanno usato funi e catene per abbattere le barricate di cemento che portavano al cancello della Zona Verde, che ospita edifici governativi e ambasciate.
Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, ci sarebbero almeno 125 feriti tra cui 25 agenti di Polizia.
Il presidente del Parlamento, Mohammed Halbousi, ha sospeso le sessioni future sino a nuovo avviso.