Vaiolo delle scimmie: in Spagna i primi due morti

Le ricerche sul vaiolo delle scimmie
Le ricerche sul vaiolo delle scimmie Diritti d'autore AP Photo/Rick Bowmer
Di euronews
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Vaiolo delle scimmie: in Spagna i primi due morti. L'Oms ha lanciato un allarme internazionale qualche giorno fa. Non ci sono vaccini per tutti

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Salgono a due i morti per il vaiolo delle scimmie in Spagna, a annunciarlo il ministero della Salute. Il primo decesso risaliva a 24 ore prima. Sono le prime due vittime che si registrano in Europa, ma sono almeno otto in tutto il mondo dallo scorso maggio.

Ad oggi in Spagna sono stati notificati 4.298 casi confermati. Dei 3.750 contagiati su cui si hanno informazioni, 120 sono stati ricoverati in ospedale (il 3,2%).

I primi casi si sono registrati in Africa dove la malattia è endemica. La Francia ha annunciato di rendere i test per il depistaggio gratuiti. Ma non è tutto, si va intensificando la campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie nell'Ile-de-France, la regione di Parigi. 

 Secondo l'ultimo bilancio di Santé Publique-France, pubblicato venerdì, 1955 casi confermati sono stati recensiti in Francia, di cui la maggioranza (814) nella regione parigina.

Nell'Ile-de-France, secondo l'Agenzia regionale di Salute Ars, sono tra i 60 e i 70 i nuovi casi dichiarati ogni giorno.

Malgrado l'assenza di personale, le autorità transalpine intendono intensificare le vaccinazioni,  raggiungendo anche quelle persone con difficoltà d'accesso al sistema sanitario.

Un primo caso di vaiolo delle scimmie è stato isolato agli Spedali civili di Brescia. Sitratterebbe di un paziente - secondo quanto riferito dal Giornale di Brescia - ricoverato nel reparto di malattie infettive, dopo il ritorno da un viaggio, e che sarebbe in buone condizioni dopo la comparsa dei primi sintomi a livello cutaneo. 

La maggiorparte dei casi si riscontra nelle città, il virus si trasmette essenzialmente per via sessuale e i primi sintomi sono una forte febbre e un'eruzione cutanea simile a quella data dalla varicella.L'Oms ha lanciato l'allarme lo scorso 24 luglio sottolineando che al momento non ci sono vaccini per tutti.

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