Ucraina, staffetta diplomatica tra Roma, Parigi, Berlino e Bruxelles

il cancelliere tedesco Olaf Scholz
il cancelliere tedesco Olaf Scholz Diritti d'autore Valentina Petrova/Valentina Petrova
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Di Euronews
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Secondo un'indiscrezione pubblicata dalla stampa tedesca, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi potrebbero presto andare a Kiev, per la prima volta dallo scoppio del conflitto

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz andrà presto a Kiev con Mario Draghi ed Emmanuel Macron: a sostenerlo, in un articolo pubblicato questo sabato, è stato il quotidiano tedesco Bild am Sonntag, che avrebbe appreso la notizia da fonti governative francesi e ucraine.

La visita potrebbe scuotere uno stallo diplomatico che si trascina ormai da mesi tra Kiev e Berlino, con la Germania che è stata spesso accusata di eccessive esitazioni nel soccorrere l'Ucraina e nel rompere con Mosca.

Intanto il presidente ucraino Zelenskyy si è detto fiducioso in un esito positivo per quanto riguarda l'adesione all'Union europea, un percorso che - per verità - è parso sempre più in salita, negli ultimi giorni, dopo gli iniziali entusiasmi degli Stati membri. 

"Sono sicuro che presto riceveremo una risposta sullo status di candidato per l'Ucraina" ha detto Zelenskyy. "Sono convinto che questa decisione possa rafforzare non solo il nostro Stato, ma l'intera Unione Europea. E cos'altro deve accadere per far capire agli scettici che il fatto stesso di tenere l'Ucraina fuori dall'Unione Europea va contro l'Europa?".

Sabato la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, in visita a Kiev,ha passeggiato per Maidan Nezalezhnosti, ovvero Piazza Indipendenza, dove nel 2014 fu tenuto a battesimo il movimento filoeuropeista di Euromaidan.

La Presidente, al suo secondo viaggio in Ucraina dallo scoppio della guerra, ha visitato la piazza dopo un incontro con il Presidente  Zelenskyy, durante il quale i due hanno discusso delle aspirazioni dell'Ucraina all'adesione all'UE.

Von der Leyen ha rassicurato Zelensky, affermando che il braccio esecutivo dell'Unione sta lavorando "giorno e notte" sulla valutazione d'ammissibilità dell'Ucraina, che si vorrebbe pronta entro il 19 giugno

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