Ucraina, 90° giorno di guerra: i russi avanzano lentamente nel Donbass, ucraini in difficoltà

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90 giorni di guerra. Diritti d'autore AFP
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Di Cristiano TassinariEuronews World - Ansa - AP - AFP - Agenzie internazionali
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Dopo tre mesi, la guerra si è spostata nel Donbass. Attacchi russi soprattutto nelle città di Severodonetsk. Popasna e Bakhmut. Mosca rifiuta un faccia a faccia Putin-Zelensky, richiesto dal presidente ucraino. Usa e altri 20 Paesi garantiscono ulteriore appoggio militare all'Ucraina

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90° giorno di guerra

L'esercito ucraino appare in affanno nella battaglia per il Donbass.
Nella regione orientale si concentrano ora tutti gli sforzi delle truppe russe e, nonostante gli scarsi progressi, continuano i pesanti combattimenti con bombardamenti incessanti.

Mosca, nel frattempo, rifiuta un faccia a faccia tra Putin e Zelensky ("Non funziona così", risponde la diplomazia russa).

"Le persone che non sono esperte non capiscono che i colloqui
al vertice devono essere preparati a fondo e l'ordine del giorno
deve essere concordato da entrambe le parti, altrimenti non c'è
bisogno di parlare".
Dmitry Polyansky
Vice dell'inviato russo alle Nazioni Unite

"Non c'è altra alternativa che combattere"

Incassato il "No", il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato "le prossime settimane di guerra saranno dure" e che, al momento, "non c'è altra alternativa che combattere".

Il quotidiano video-messaggio di Zelensky: 
"La situazione più difficile è nel Donbass. Bakhmut, Popasna, Severodonetsk: gli occupanti sono molto aggressivi in queste direzioni, verso quelle città.. Hanno iniziato un massacro e cercano di eliminare tutto ciò che è ancora vivo. Nessuno ha mai distrutto il Donbass come stanno facendo ora le truppe russe".

Efrem Lukatsky/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (22.5.2022)Efrem Lukatsky/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Ordine d'arresto per Yanukovic

La procuratrice generale generale dell'Ucraina, Iryna Veneditkova, ha diramato un nuovo ordine di arresto per l'ex presidente filorusso Viktor Yanukovych

É accusato di "tradimento" per l'accordo di Kharkiv del 2010 con Mosca sulla base navale di Sebastopoli, che ha assicurato l'autonomia amministrativa della città, quartier generale della Flotta russa sul Mar Nero.

La Procura, riferisce Reuters, accusa l'ex presidente di aver contribuito al rafforzamento della presenza militare russa in Crimea, decisiva per la successiva annessione nel 2014.

Yanukovich, già condannato a 13 anni di carcere in contumacia per i morti di Piazza Maidan a Kiev, nel 2014, è ricercato anche per essere fuggito dal Paese con l'appoggio dei militari di Mosca. 
Attualmente l'ex presidente si troverebbe nella città di Anapa, nella fascia costiera meridionale russa davanti alla Crimea.

Altri 48 militari russi processati per crimini di guerra

La Procura generale dell'Ucraina ha deciso, inoltre, di mandare a processo per crimini di guerra altri 48 militari russi, dopo la condanna all'ergastolo del primo soldato russo, Vadim Shishimarin (21), accusato di aver sparato un colpo alla testa ad un civile a Sumy. 

"Sospetti sono stati segnalati su 49 individui, che abbiamo cominciato a perseguire per crimini di guerra", ha detto la procuratrice Iryna Veneditkova, "considerando anche il primo soldato russo condannato all'ergastolo da un tribunale di Kiev".

Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra, di cui due casi che riguardano tre persone sono già approdati in tribunale.

Altre armi in arrivo

Di fronte all'insistenza di Zelensky per avere ancora più armi dagli alleati, gli Stati Uniti hanno confermato che daranno all'Ucraina assistenza militare "fino alla fine" e hanno annunciato che 20 Paesi offriranno nuovi pacchetti di assistenza alla sicurezza, tra cui "munizioni di artiglieria, sistemi di difesa costiera e carri armati".

Il "Gruppo consultivo sulla difesa dell'Ucraina" si è riunito per la prima volta il 26 aprile scorso presso la base di Ramstein in Germania.
All'incontro parteciparono, tra gli altri, i ministri della Difesa di Stati Uniti, Gran Bretagna, Paesi Ue, Giappone, Israele. I ministri decisero di aumentare in modo significativo l'assistenza militare all'Ucraina; in particolare, è stata che la Germania acconsentì alla fornitura di armi pesanti

Conferma Lloyd Austin, Segretario alla Difesa americano, dopo la riunione del Ramsten-bis, che si è tenuta on-line il 23 maggio: 
"Nelle quattro settimane trascorse da quando il gruppo di contatto si è riunito a Ramstein, lo slancio delle donazioni e delle consegne è stato eccezionale. E, dopo le discussioni di oggi, sono lieto di riferire che stiamo intensificando i nostri sforzi".

Alex Brandon/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
Lloyd Austin in conferenza stampa a Washington. (23.5.2022)Alex Brandon/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.

Il "corridoio del grano"

Nuove foto satellitari del porto di Sebastopoli in Crimea sembrano provare le accuse di Zelensky sul progressivo furto di grano dall'Ucraina da parte dei russi.

Kiev sta discutendo con funzionari dell'Unione Europea, del Regno Unito, della Turchia e delle Nazioni Unite per la creazione di un "corridoio di protezione del grano", che consentirebbe l'esportazione di grano ucraino, girasoli e altri cereali.

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