Gli abitanti rifugiati nei sotterranei della città di Lysychansk ricevono notizie contrastanti.
La città di Lysychansk, nell'oblast di Lugansk, è uno dei rari centri urbani della regione del Donbass ancora in mano ucraina. Le forze di Mosca stanno cercando di circondare la città. Dopo quasi tre mesi di guerra, gli abitanti rifugiati nei sotterranei ricevono notizie contrastanti e non sanno più a cosa credere.
"Ci dicono che i russi hanno preso la città. Non sappiamo se sia vero", dice un'abitante di Lysychansk, rifugiata nei sotterranei. "Oggi sono uscita da qui per la prima volta in due mesi, per prendere un po' d'acqua", racconta un'altra donna.
Una guerra di informazione
Per molti abitanti delle zone contese tra Kiev e Mosca, le notizie sulla guerra sono confuse. "Alla radio gli Ucraini dicono una cosa e subito dopo i Russi dicono tutto il contrario", spiega una delle donne rifugiate nei sotterranei. "Non abbiamo la minima idea di chi stia vincendo", racconta.
Nonostante la paura, gli abitanti sono costretti a uscire dai loro rifugi sotterranei per procurarsi acqua e viveri, approfittando dei brevi momenti di tregua. Motli di loro hanno ormai accesso solo all'acqua della fonte naturale della città, che fanno bollire prima di berla.
Negli ultimi giorni l'offensiva russa in Ucraina ha perso slancio secondo diverse fonti di intelligence, ma il Donbass rimane indiscutibilmente l'obbiettivo principale di Mosca, che concentra ormai quasi tutte le truppe nella regione.