L’attacco è avvenuto durante l’ultimo venerdì di Ramadan, colpita la moschea sunnita di Khalifa Saeb: nessuno, per ora, ha rivendicato l'attentato
Un’esplosione nella moschea sunnita Khalifa Saeb di Kabul ha provocato oltre 50 morti - bilancio purtroppo provvisorio - e molti feriti.
Nessuno ancora ha rivendicato l’attacco, presumibilmente attribuibile al gruppo jihadista Stato islamico dell’Iraq e del Levante - Provincia di Khorasan (Iskp), avvenuto nell'ultimo venerdì di Ramadan, mentre i fedeli stavano eseguendo rituali.
L'esplosione è stata così forte da rimbombare in tutto il quartiere della moschea: poche ore prima dell'attentato, in un discorso alla Nazione, il leader supremo, Hibatullah Akhundzada, aveva invitato la comunità internazionale a riconoscere il governo talebano.
Intanto, il gruppo Iskp ha rivendicato le due esplosioni a bordo di minibus in cui erano morte nove persone a Mazar-i-Sharif.
La settimana scorsa, una moschea sciita nella stessa città era stata distrutta a seguito di un attentato che ha causato la morte di almeno 12 persone, anch'esso rivendicato dall'Iskp, mentre almeno 36 persone erano rimaste uccise in un altro attacco contro una moschea a Kunduz.
Tra le vittime della moschea figura anche un numero imprecisato di bambini.