Ue: Commissione europea avvia il meccanismo per sospendere i fondi all'Ungheria

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La Commissione europea ha avviato il meccanismo di condizionalità per sospendere i fondi Ue diretti all'Ungheria a fronte delle ripetute violazioni dello Stato di diritto del Paese

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La Commissione europea ha avviato il meccanismo di condizionalità per sospendere i fondi dell'Unione diretti all'Ungheria, a fronte delle ripetute violazioni dello stato di diritto del Paese.

L'annuncio arriva dal vice presidente della Comissione, l'ellenico Margaritis Schinas, il quale rende noto anche che il collegio dei commissari europei riunito a Bruxelles ha autorizzato il commissario per il Bilancio, Johannes Hahn, ad inviare una notifica formale a Budapest.

Sul piatto della bila cia ci sono ben 40 miliardi di euro, da inviare entro il 2027: Budapest è da anni nel mirino della Commissione, causa soppressione della libertà di stampa, smodato controllo dei giudici, leggi lesive dei diritti politici e civili, discriminazioni verso le minoranze.

Zoltan Mathe/MTVA - Media Service Support and Asset Management Fund
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Il premier ungherese, Viktor Orban, ha definito la misura "sleale e volta a favorire la sinistra del Paese".

È la prima volta che il meccanismo viene azionato: nel mirino della Commissione, ora, potrebbe finire la Polonia.

La procedura in questione consente di sospendere i pagamenti diretti a un Paese nel momento in cui le violazioni dello Stato di diritto producono impatti negativi sul bilancio comunitario.

Dopo l'invio delle lettere di notifica agli Stati interessati, si propone il taglio dei fondi europei che dovrà quindi essere approvato dai governi europei "a maggioranza qualificata", vale a dire il 55% degli Stati membri che rappresentano il 65% della popolazione dell'Unione europea.

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