Veti sulle tratte di volo, problemi per le compagnie aeree

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La compagnia che sta soffrendo di più in Europa è Finnair

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Le compagnie aeree si stanno preparando per i lunghi veti riguardanti le tratte di volo, dopo che l'Unione europea e Mosca hanno emesso reciproci divieti di spazio aereo.

Simili azioni sono state intraprese anche da Stati Uniti e Canada, in risposta all'invasione della Russia in Ucraina.

Tutto nell'ottica di provare a far pressione su Vladimir Putin per porre fine al più grande attacco ad uno Stato europeo dalla seconda guerra mondiale.

"Ci sono deviazioni significative - dice Henrik Hololei, direttore generale della Commissione europea per la mobilità e i trasporti - problemi per i voli europei diretti verso l'Asia, stiamo volando sul territorio russo.

Penso che la compagnia aerea che sta soffrendo di più in Europa - e mi dispiace profondamente perché è un gruppo con grandi prodotti e servizi - è Finnair, che deve volare, ad esempio, in Giappone gratis. 4 ore in più rispetto a prima.

Anche le altre compagnie aeree, naturalmente, stanno soffrendo nel tragitto dall'Europa all'Asia sarà da 1 a 2 ore più lungo di quello che era in precedenza, più consumi di carburante, più costi, e così via".

Jean-Francois Badias/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
AP PhotoJean-Francois Badias/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Senza accesso alle vie aeree della Russia, i vettori dovranno deviare i voli verso sud.

Anche i voli commerciali russi sono stati colpiti: la compagnia russa Aeroflot fa sapere di aver cancellato tutti i voli verso destinazioni europee sino a nuovo avviso.

Alcuni voli che hanno operato tra Mosca e l'America centrale hanno dovuto evitare la Groenlandia, il Canada e gli Stati Uniti, aggiungendo tempo di volo al viaggio.

"La cosa principale, quando si guarda anche il lato dei trasporti - aggiunge Hololei - è come far uscire il grano ucraino dal Paese, come essere in grado di avere una capacità sufficiente per spostarlo perché è richiesto e hanno bisogno di venderlo.

E c'è anche un punto interrogativo inerente i problemi con la sicurezza alimentare".

L'invasione ha anche innescato un crollo del mercato dei viaggi russi in uscita: le destinazioni che hanno subito i più alti tassi di cancellazione sono state Cipro, Egitto, Turchia, Regno Unito, Armenia e Maldive.

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