Raggiunto accordo a Bruxelles sul Digital Services Act dopo intense trattative
Stretta sull’incitamento all’odio, la disinformazione e altri contenuti dannosi online: dopo intense trattative durate oltre 16 ore, l’Unione europea ha raggiunto un accordo sul Digital Services Act, che impone alle Big Tech maggiore responsabilità sui contenuti illegali che circolano sulle loro piattaforme.
La legge costringerà piattaforme come Twitter, Facebook e Youtube a vigilare con maggiore impegno sui contenuti che ospitano, rendendo più facile per gli utenti segnalare problemi e autorizzando le autorità di regolamentazione a punire i trasgressori con multe miliardiarie.
"Con il Digital Service Act, finisce il tempo in cui le grandi piattaforme online si comportano come se fossero ‘troppo grandi per preoccuparsene", ha dichiarato Thierry Breton, Commissario dell'Unione europea per il Mercato interno.
La necessità di regolamentare le Big Tech in modo più efficace era emersa dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2016, quando è stato scoperto che la Russia aveva utilizzato i social media per cercare di influenzare il voto del paese. Allora aziende come Facebook e Twitter avevano promesso di reprimere la disinformazione, ma i problemi erano solo peggiorati.
Durante la pandemia di coronavirus, la disinformazione sanitaria era all’ordine del giorno e ancora una volta le aziende avevano reagito lentamente, permettendo che le fake news sui vaccini prosperassero liberamente sulle loro piattaforme.