Da sabato le frontiere dell'Ue sono chiuse al trasporto commerciale russo e bielorusso, con poche eccezioni. Un divieto che ha provocato lunghe code e attese fino a 30 ore per passare la dogana.
La frontiera europea da domenica è sigillata per i camion di provenienza russa e bielorussa. È uno degli effetti delle sanzioni europee nei confronti di Mosca, entrate in vigore nella giornata di sabato. La scadenza imminente ha costretto centinaia di autisti dei due Paesi a mettersi in fila sui loro tir per lasciare il territorio dell'Unione, creando una coda lunga 80 chilometri al confine fra Polonia e Bielorussia. Tempo di percorrenza stimato: 33 ore nel momento del picco. lunghe code anche ai valichi di frontiera in Lituania e Lettonia. Improbabile che tutti gli autisti siano riusciti a uscire in tempo.
Le ritorsioni di Minsk
Ci sono poche eccezioni al divieto: sono esclusi i trasporti di medicine, posta o prodotti petroliferi. Da domenica, qualsiasi veicolo commerciale recante una targa russa o bielorussa non potrà più trasportare merci che non rientrino nelle categorie esentate.
La Bielorussia ha annunciato venerdì un provvedimento analogo nei confronti dei camion europei. Mentre al confine fra Polonia e Bielorussia, un punto già critico per la recente crisi dei migranti, si è tenuta una manifestazione in solidarietà con il popolo ucraino.