Due cosmonauti russi e un collega statunitense di ritorno dalla Stazione spaziale internazionale. Ma se tra Washington e Mosca la tensione è ormai alle stelle, sulle stelle le cose non sembrano andare poi così male
Mentre le tensioni sono ormai alle stelle tra Washington e Mosca, sulle stelle la collaborazione tra i due paesi non sembra andare poi così male.
E' atterrata in Kazakistan, alle 13.28 ora italiana, la capsula spaziale Soyuz di rientro dalla Stazione spaziale internazionale: al suo interno, due cosmonauti russi e uno statunitense
Con 355 giorni a bordo dalla stazione, quest'ultimo, l'astronauta NASA Mark Vande Hei, ha appena stabilito il record per il più lungo volo spaziale da parte di un membro dell'agenzia.
Incidentalmente, è anche il primo a sbarcare su suolo russo dallo scoppio della guerra: "Bentornato a Terra, Mark", si leggeva in inglese sullo schermo principale del centro di controllo dell'agenzia spaziale Russa Roscosmos.
Anche i colleghi russi, il comandante Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov, emtrambi comonauti Roscomos, sono sembrati sorridenti e in buone condizioni.
Come da prassi, dopo le visite di controllo rientreranno a Mosca, mentre Vande Hei si ripartirà per Houston