A Kiev si trova una delle più importanti società che si occupa di "riproduzione umana", e molti bambini sono lontani dai genitori
La guerra in Ucraina complica la vita anche ai neonati. Specie a quelli nati nei reparti della Biotexcom, una compagnia tra i colossi del business della gravidanza assistita e che ha sede a Kiev. Le loro prime settimane di vita trascorrono sotto le bombe, al riparo di un rifugio sotterraneo.
"Con la guerra in corso non tutti sono in grado di venire, gli aeroporti sono tutti chiusi, quindi i genitori dei piccoli non possono venire a prenderli", dice una babysitter. Tra l'altro, la gran part e delle coppie arriva da paesi europei, dove la legislazione vigente non permette di ricorrere all'utero in affitto, una circostanza che fa aumentare anno dopo anno il numero delle richieste. Secondo i dati pubblicati sul sito della compagnia, solo dalla Francia si è passati dai 163 clienti del 2013 ai 437 del 2017.
Per chi ricorre alla maternità surrogata la clinica ucraina offre pacchetti che vanno dai 5000 ai 12.000 euro di costo. Fin quando i genitori legali non riusciranno a raggiungere Kiev, i piccoli verranno accuditi dalle infermiere, che si danno il cambio pur di garantire una assistenza 24 ore su 24.