Bombardamenti a Kiev: instaurato il coprifuoco fino a giovedì

Uno degli edifici residenziali colpiti a Kiev
Uno degli edifici residenziali colpiti a Kiev Diritti d'autore Vadim Ghirda/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA, AFP
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Morti in un attacco a nord ovest della capitale una giornalista ucraina e un cameraman irlandese di Fox News.

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Venti giorni di guerra e l'Ucraina continua a resistere all'assalto di uno degli eserciti più potenti del pianeta. Kiev si è svegliata ancora una volta con il suono delle sirene e delle bombe. Diversi edifici residenziali sono stati colpiti, provocando morti e feriti. Sono almeno quattro le vittime.

Coprifuoco nella capitale fino a giovedì mattina

Il sindaco di Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco: "Questo è un momento difficile e pericoloso. Con il comando militare abbiamo stabilito che da questo 15 marzo, dalle ore 20:00, è istituito il coprifuoco a Kiev", ha detto Vitali Klitschko. Nessuno potrà più uscire per strada fino alle 7 del mattino del 17 marzo.

La nostra inviata Anelise Borges si trova nella capitale ucraina da due giorni. "Il sindaco ha detto che questi sono tempi difficili per Kiev e che tutti dovrebbero cercare un rifugio sicuro e rimanere al chiuso", ci racconta.

Kiev sempre più colpita, morta una giornalista e un cameraman

Mosca intanto ha raddoppiato i bombardamenti sulla capitale nelle ultime ore e la minaccia di un assalto imminente è sempre più realistica. Mentre il ministero della Difesa russo mostrava le immagini dei bombardamenti dai droni, un alto comandante dell'esercito ammetteva che l'operazione "non stava andando così velocemente come avrebbero voluto".

Nel pomeriggio le forze armate ucraine hanno reso noto di aver respinto un altro tentativo da parte dei russi di attraversare il fiume Irpin a nord della capitale.

Un attacco russo nel nord ovest di Kiev ha fatto due vittime: una giornalista ucraina, Oleksandra Kuvshynova e il cameraman di Fox News, l'irlandese Pierre Zakrewski. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian. Entrambi ssono stati colpiti nello stesso attacco che ha ferito il corrispondente Benjamin Hall, attualmente in ospedale. Dall'inizio del conflitto sono morti cinque giornalisti (tre ucraini, un americano e un irlandese) e altri 35 sono stati feriti.

Ricomparsa in tribunale la giornalista Marina Ovsyannikova

È ricomparsa, in una foto a fianco del suo avvocato durante l'udienza al tribunale di Ostankino, Marina Ovsyannikova, la giornalista che lunedì aveva interrotto la diretta della tv di Stato russa per esporre un cartello contro la guerra.

Era scomparsa per qualche ora dopo l'arresto, creando non poche preoccupazioni. È stata condannata a pagare 30.000 rubli (crica 255 euro) per "organizzazione di un evento pubblico non autorizzato". 

"Non riconosco la mia colpa. Rimango convinta che la Russia stia commettendo un crimine e che è l'aggressore dell'Ucraina", ha detto Ovsyannikova in aula, ribadendo il concetto che aveva espresso anche in un video pubblicato sui social. 

Un bilancio elevato, ma senza un numero preciso di vittime

Questo martedì si sono tenuti i funerali di alcuni dei 35 soldati morti nell'attacco di domenica contro una base militare vicino al confine con la Polonia.

Bernat Armangue/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Il funerale in una chiesa di Leopoli di quattro militari ucraini, uccisi durante un attacco aereo sulla base militare di YarokivBernat Armangue/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

"Novantasette bambini sono uccisi dalle forze russe dall'inizio della guerra", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando al parlamento canadese. Il bilancio delle vittime di questi 20 giorni di guerra è elevato, ma è impossibile per ora stabilire un numero preciso.

Mariupol, ad esempio, è completamente isolata: non ci sono acqua, gas, elettricità. 350mila persone sono intrappolate nella città portuale assediata e non riescono in molti casi neanche a comunicare con l'esterno. Solo qualche decina di migliaia è riuscita a fuggire prima che fosse troppo tardi. Sono circa 2 mila le auto che sono riuscite a lasciare Mariupol questo martedì, attraverso un corridoio umanitario.

E intanto il numero totale di rifugiati scappati dalla guerra in Ucraina sfiora i 3 milioni. Secondo gli ultimi dati dell'UNHCR, dal 24 febbraio un totale di 2.952.026 rifugiati hanno attraversato il confine ucraino, per cercare rifugio all'estero.

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