Decine di migliaia di ucraini avevano scelto la città dell'ovest per rifugiarsi, in attesa di decidere sul da farsi
Con l'escalation dell'offensiva russa la guerra si avvicina all'ovest dell'Ucraina e le sirene si sentono ormai in tutto il Paese, anche a Leopoli. La nostra inviata Annelise Borges ci racconta com'è la situazione qui, a un passo dall'Unione europea, in quella che fino a ieri era considerata una città sicura, dove potersi rifugiare.
"La gente qui è sotto shock e terrorizzata da quello che potrebbe succedere. Il fatto che alcune città vicine siano state prese di mira ha dato a molti qui la sensazione che la guerra si stia avvicinando pericolosamente", dice Borges. "Leopoli finora è stata un paradiso per coloro che sono sfuggiti agli attacchi russi nell'est e hanno aspettato qui per capire cosa fare dopo, dove andare. Molti di coloro che abbiamo incontrato oggi alla stazione centrale ci hanno detto che non pensano più che questo posto sia sicuro. Stavano salendo sui treni per la Polonia, sperando di poter aspettare oltre il confine che la situazione si calmasse. Abbiamo visto scene strazianti di uomini che dicevano addio alle loro mogli, ai loro figli. E abbiamo anche visto persone anziane che lottavano per salire su questi treni, chiedendosi cosa gli sarebbe successo. Abbiamo sentito molte persone appellarsi all'Occidente, chiedendo una no fly-zone, sull'Ucraina, soprattutto ora in vista di ciò che la gente in questo Paese considera un'escalation, un'espansione dell'offensiva russa verso l'ovest".