Guerra in Ucraina. ONU: "Si aiutino i profughi ai confini"

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Diritti d'autore Andreea Alexandru/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Guerra in Ucraina. Appello ONU sui rifugiati. L'alto commissario Filippo Grandi: "Situazione con molte fragilità. È arrivato il momento di aiutare alle frontiere". Superata ieri la barra dei 2 milioni di persone in fuga dai bombardamenti russi

"Arrivato il momento di aiutare alle frontiere"

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"Basta chiacchiere, si passi ai fatti". Questo, in sostanza, l'appello delle Nazioni Unite, quando il numero degli ucraini in fuga dalle bombe supera ormai abbondantemente la barra dei 2 milioni. "Più che parlare dei paesi in un cui andranno i profughi - ha detto l'alto commissario ONU per i rifugiati, Filippo Grandi - è arrivato il momento di aiutare alle frontiere". "Ho lavorato per anni nella regione del conflitto e mai avevo visto un flusso tanto imponente e rapido di persone in fuga - ha detto -. La maggior parte di questi profughi sono donne e bambini, perché gli uomini sono tutti arruolati. Nel complesso si tratta quindi di un gruppo che presenta molte fragilità, soprattutto in circostanze imprevedibili come quelle presentate da questa situazione". 

Il tweet con cui ieri lo stesso Filippo Grandi annunciava che il numero delle persone in fuga dai bombardamenti russi in dall'Ucraina aveva superato quota 2 milioni

Denuncia USA alle Nazioni Unite: "A pagare sono soprattutto anziani, bambini e persone con disabilità"

Tra le criticità rilevate dall'Alto Commissario ONU per i rifugiati, la posizione della Moldavia. Paese fragilizzato dalla sua mancata appartenenza all'Unione Europea, ma già destinazione di oltre 80.000 profughi. Già più di un milione, quelli arrivati in Polonia. Urgenza ribadita a più voci ieri era intanto stato il bisogno di garantire le condizioni per l'accesso degli aiuti umanitari. "Le città ucraine sono sotto assedio - aveva detto Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice USA alle Nazioni Unite -. Vengono costantemente bombardate dai russi. Gli ospedali sono ormai a corto di materiali, il cibo scarseggia e il numero delle vittime civili continua ad aumentare, mentre le popolazioni più fragili - gli anziani, i bambini, chi soffre di disabilità - sono esposti a sofferenze sempre crescenti".

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