Drogarsi al sicuro. Nasce a New York un luogo di protezione dove i tossicodipendenti possono assumere sostanze in condizioni igieniche protette. Diminuiti i casi di overdose e gli accessi al pronto soccorso
Le chiamano le 'stanze del buco', piccole celle protette dove i tossicodipendenti possono rifugiarsi per iniettarsi la droga in un luogo pulito, sicuro e monitorato riducendo al minimo per lo meno i danni legati alle contingenze ambientali.
Un frequentatore abituale racconta la sua esperienza : "Fondamentalmente il modello è : se proprio vuoi continuare a drogarti lascia che ti insegniamo come farlo in modo sicuro. Ci dicono: non riutilizzate mai lo stesso ago, anche se lo usate solo voi, buttatelo via, usatene uno pulito".
I numeri fanno spavento: 100.000 morti per droga in un anno, nella sola città di new York che apre due siti sicuri. Se il fenomeno è impossibile da arginare si cerca almeno di monitorarlo per diminuire la letalità.
Susan Spratt, è la manager della clinica sorta ad Harlem:
" Testiamo e trattiamo l'epatite C. Prescriviamo anche il Suboxone, altrimenti noto come buprenorfina, che è un trattamento assistito da farmaci per il disturbo da uso di oppioidi".
"Questo sito salva la vita"
Recita così una scritta sul muro all'interno del centro. Certo non è la soluzione ottimale ma in effetti assistenza medica, e buone condizioni igieniche hanno già ridotto i casi di overdose e il numero degli accessi al pronto soccorso . E presto il modello potrebbe essere riprodotto altrove.
È stato nel contesto dell'impennata delle overdosi di fentanyl che OnPoint NYC ha aperto il centro all'interno di un edificio anonimo sulla 126esima strada, con il sostegno dell'amministrazione pubblica.
A East Harlem, il centro offre anche agopuntura, lavanderia, pasti caldi, e aiuto per trovare un lavoro.