La vigna che venne donata al fiorentino da Ludovico "il Moro" è rinata grazie a delle ricerche nei giardini della Casa degli Atellani
C'è una vigna in centro a Milano, che non è una vigna come tutte le altre. Si trova nei giardini della Casa degli Atellani, appartenne a Leonardo da Vinci e gli fu donata da Ludovico "Il Moro" nel 1498, come pegno per aver dipinto una delle sue opere più famose: il Cenacolo.
"Questa vigna è di fatto il metodo di pagamento dell'ultima cena", racconta Alessandro Cotroneo, direttore della Vigna di Leonardo. "La storia fa riferimento a Ludovico 'il Moro', il duca di Milano, che compra questa casa per farne il punto di partenza del suo quartier generale. Si presenta a Leonardo da Vinci, che arriva da Firenze, non più considerato dai Medici e in realtà, per lo studio delle macchine da guerra, lui in questa lettera di impiego, scrive 'saprei anche dipingere'. Il Moro lo mette a fare 'L'ultima cena' e gli presta inizialmente 8.327 metri quadrati".
Oggi la vigna è rinata, grazie all'Expo 2015, all'interno dei filari originali. Già nel 2007 vennero rinvenuti dei residui biologici vivi del vigneto originario, situato all'interno del giardino. Queste ricerche portarono al reimpianto del vitigno, la Malvasia di Candia Aromatica: il vino di Leonardo da Vinci.