Sui confini tra Polonia e Ucraina le preoccupazioni dei pendolari e le ricognizioni Usa

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Przemysl a 15 km dall'Ucraina in caso di conflitto, potrebbe venire invasa da un milione di profughi ucraini. Le ricognizioni statunitensi per reperire alloggi in caso di necessità

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La crisi ucraina con la minaccia d'invasione russa ha messo in fibrillazione i confini tra Polonia e Ucraina, soprattutto quelli giornalmente attraversati a piedi dai pendolari che vanno a lavorare in Polonia come coloro che si recano nella cittadina polacca Przemysl. Secondo il governo di Varsavia, in caso di conflitto, potrebbero essere anche un milione i profughi ucraini pronti ad attraversare il confine e ha chiesto alle amministrazioni locali di attrezzarsi per fornire i dati sulla disponibilità di alloggi temporanei in 48 ore. Nell'area si respira una relativa preoccupazione. 

Le parole di un amministratore locale

Darius Lapa, segretario comunale di Przemysl, ha percepito l'interesse statunitense in questi giorni per la logistica locale: "So che ci sono state missioni di ricognizione americane a Przemysl. Lo sappiamo perché siamo stati informati dai nostri servizi di allerta ma non c'è nulla di specifico, tutto è rimasto non ufficiale". Gli Stati Uniti, che hanno esortato i loro concittadini espatriati a lasciare l'Ucraina a causa di una possibile invasione da parte della Russia, hanno anche istituito un centro di accoglienza temporaneo per assistere gli americani in un hotel nelle vicinanze Przemysl.

Ai confini dell'Europa

Negli sgangherati posti di frontiera nel sud-est della Polonia, i lavoratori migranti ucraini attraversano con  bagagli pesanti la frontiera ed esprimono un misto di preoccupazione e sfida per la minaccia delle truppe russe in esercitazione. "Siamo un po' preoccupati, ma viviamo nell'Ucraina occidentale, quindi sono molto lontani da noi - spiega la 23enne Marian Hermanovich, una lavoratrice con sede in Ucraina che si reca regolarmente a Stettino, nella Polonia occidentale - comunque ci rechiamo sempre in Polonia come facevamo prima". Intanto a poche decine di chilometri più a ovest, centinaia di soldati statunitensi, inviati per sostenere il fianco orientale della NATO, sono atterrati all'aeroporto di Rzeszow dal 5 febbraio.

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