Ucraina: divieto espatrio per l’ex presidente Poroshenko che resta libero. La decisione del tribunale di Kiev
Resta libero, per ora, l’ex presidente ucraino e tuttora figura di spicco dell’opposizione Petro Poroshenko. Un tribunale di Kiev ha deciso che potrà rimanere in libertà, anche se gli è stato imposto il divieto di espatrio. Ora dovrà consegnare il suo passaporto.
Nonostante le accuse di alto tradimento e sostegno al terrorismo Petro Poroshenko aveva lasciato nei giorni Varsavia per tornare in Ucraina. Appena atterrato a Kiev si è subito recato davanti ai magistrati. Il pubblico ministero aveva chiesto al tribunale di arrestare l'ex capo di Stato fissando il pagamento della cauzione a 35,7 milioni di dollari.
Gli inquirenti indagavano sul coinvolgimento del re della cioccolata nell'organizzazione di forniture illegali di carbone, acquistato dalle aree controllate dai ribelli nel Donbass, che dunque beneficiavano di finanziamenti. Tra le altre accuse anche quella di abuso di potere per la nomina di Serhiy Semochko a vice capo del Servizio di intelligence straniero ucraino
Capo di Stato tra il 2014 e il 2019 ed attualmente deputato, il 56enne Poroshenko aveva lasciato l'Ucraina in dicembre ma aveva sempre detto di voler tornare nel suo Paese per aiutare il governo dell'attuale presidente Volodymyr Zelensky di fronte al rischio di un'invasione russa. Al suo rientro in patria l’ex presidente era stato accolto da migliaia di suoi sostenitori.