Capitol Hill, a un anno dall'assalto ci sono ancora più di 700 persone da giudicare penalmente

Capitol Hill, a un anno dall'assalto ci sono ancora più di 700 persone da giudicare penalmente
Diritti d'autore Jose Luis Magana/The Associated Press
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Di euronews e ansa
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Il procuratore generale USA dichiara che non si faranno sconti di pena per i responsabili dell'attacco di un anno fa al Campidoglio statunitense; Biden sembra timoroso di attaccare frontalmente Trump responsabile morale dell'azione criminale

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E' passato un anno dall'assalto al Campidoglio statunitense che coincise con la conferma della vittoria alle elezioni presidenziali del democratico Joe Biden sul repubblicano Donald Trump, allora in carica. Sono almeno sette le persone che persero la vita nell'azione violenta guidata da un gruppo di facinorosi sostenuti dalla folla che protestava. Molti sono stati gli arresti ma ci sono stati anche feriti a decine mentre centinaia di impiegati di Capitol Hill vivono ancora i postumi del trauma di un episodio quasi da "guerra civile". Una commissione bipartisan di 9 membri è stata istituita per indagare su quell'assalto.

Una memoria che allarma

Per celebrare l'anniversario il presidente Biden dovrebbe onorare il coraggio delle forze dell'ordine e delineare il lavoro incompiuto che la nazione deve fare per rafforzare la sua democrazia. Nell'ultimo anno ci sono state due indagini su chi fosse il responsabile dell'attentato alla democrazia, una da parte quella della commissione investigativa del Congresso e in parallelo un'indagine penale che riguarda ancora centinaia di imputati. 

Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha esortato ad avere pazienza per il processo penale: "Ad oggi, abbiamo arrestato e messo sotto accusa più di 725 imputati, in quasi tutti i 50 stati e nel Distretto della Columbia, per il loro ruolo nell'attacco del 6 gennaio (...) Nelle nostre indagini penali, non ci possono essere regole diverse a seconda del proprio partito politico. Non ci possono essere regole diverse per amici e i nemici. E non ci possono essere regole diverse per i potenti e i deboli": ha chiarito Merrick.

Le titubanze di Biden

Biden è riluttante a parlare direttamente delle responsabilità dell'ex presidente Donald Trump che è sotto inchiesta per aver incoraggiato e forse addirittura coordinato l'azione violenta. Ma gli assistenti di Biden affermano che il suo prossimo discorso pubblico esporrà il significato di ciò che accadde nel giorno peggiore della recente storia della democrazia a stelle e strisce.

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