Raccoglieva pomodori in Puglia, corre alle presidenziali in Senegal

M’backè Sarr, l'immigrato candidato alle presidenziali in Senegal
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Può capitare: da bracciante agricolo in Italia a candidato presidente nel suo Paese, il Senegal. È la storia di un emigrato di successo: M’backé Sarr

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Da raccoglitore di pomodori in Puglia a candidato alle presidenziali del 2024 in Senegal: se fosse letteratura sarebbe Francis Scott Fitzgerald con il suo sogno americano, ma è vita quotidiana e - l'America - M’backé Sarr, 51 anni nato a Dakar, l'ha trovata in Italia.
Niente di regalato o facile: arrivato 20 anni fa, Sarr ha fatto di tutto, anche il direttore di un golf club, prima di decidersi ad entrare in politica.

"Ho lavorato nel golf club per 16 anni, ma prima ho fatto molti altri mestieri: sono stato operaio generico nelle fabbriche, ho lavorato poi anche in un grande mulino qui a Bergamo. E mi è capitato di fare il custode in un piccolo condominio in città".

''È difficile crescere in Senegal, non c'è quasi niente''

Ora, da una decina d'anni, Sarr ha la sua agenzia interinale in Italia, che gestisce dalle 50 alle 100 persone. Al Senegal vuole restituire quello che lui, lì, non ha avuto: il futuro. È stato infatti impossibile per l'imprenditore senegalese inseguire il suo sogno giovanile di diventare ingegnere meccanico a Dakar: una mancanza di opportunità che l'ha convinto a emigrare in Italia.

"Sono nato e cresciuto in Senegal, quindi conosco la realtà del Paese. Era molto difficile, ed è ancora più difficile adesso, crescere in Senegal. Perché manca quasi tutto, lì. E lo trovo assurdo perché ci sono risorse, materiali e umane, c'è tutto. È qualcosa che ho sempre sentito: mi sono detto che se un giorno avessi potuto, avrei fatto qualcosa per il mio Paese", spiega.  

La campagna elettorale in vista delle presidenziali in Senegal

Sponsor, raccolte fondi, campagna elettorale a partire dalla comunità senegalese in Italia, che conta 115mila persone, ma è un numero approssimato per difetto. Seguiranno i connazionali in Francia, Germania, Belgio e oltre Oceano. Per il rush finale, nel 2023, la campagna elettorale di Sarr proseguirà in Senegal con l'obiettivo di scardinare un sistema di poche opportunità e sacche di corruzione.

Abbiamo bisogno dei Paesi amici come la Francia, che è stata colonizzatrice, e come l'Italia, la Germania e gli Stati Uniti per aiutarci in questo cambiamento. Da soli, forse, non saremmo in grado di farlo
M'backé Sarr
Candidato presidenziali Senegal

"Penso che abbiamo ancora bisogno di qualcuno, all'esterno, che abbia esperienza di democrazia - aggiunge Sarr - E, inoltre, è necessaria la cooperazione - leale - con i Paesi occidentali. E anche con quelli non occidentali".  

M'backé Sarr sta lavorando al lancio del movimento con il quale parteciperà alle elezioni. Si tratta di una forza politica ancora in fase di definizione, alternativa ai due partiti istituzionali, quello socialista e quello democratico.

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