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Covid. UE: "Sì al contrasto, ma non si ostacoli la circolazione tra gli stati membri"

Covid. UE: "Sì al contrasto, ma non si ostacoli la circolazione tra gli stati membri"
Diritti d'autore  Geert Vanden Wijngaert/Associated Press
Diritti d'autore Geert Vanden Wijngaert/Associated Press
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Covid. "Sì al contrasto, ma proporzionale e coordinato". Dal Consiglio europeo implicita bacchettata ai controlli addizionali, introdotti alle frontiere da Italia e altri paesi: "Avanti con la vaccinazione, ma non si ostacoli la libera circolazione tra gli stati membri"

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Covid: "Sì al contrasto, non si ostacoli la circolazione tra gli stati membri"

"Sì al contrasto, ma proporzionale e coordinato. Non si ostacoli la libera circolazione tra gli Stati Membri". Si conclude con un appello all'armonizzazione delle strategie nel contrasto al Covid e una bacchettata alle strette alle frontiere introdotte da Italia, Portogallo e altri paesi, l'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea del 2021. Dai 27 anche un aut aut alla Russia: "La palla è nel suo campo. In caso di aggressione all'Ucraina, scatteranno nuove e pesanti sanzioni".

"Omicron dominante nella UE da metà gennaio"

Omicron sarà dominante nell'Unione Europea a metà gennaio, ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. "Una minaccia", che le istituzioni UE prendono sul serio, ha sottolineato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. "Le restrizioni siano tuttavia proporzionali, basate su criteri oggettivi e non ostacolino la libera circolazione degli Stati membri", ha detto.

Charles Michel: "Potenziare il coordinamento per favorire la mobilità fra gli stati membri"

"Ci impegnamo con tutte le nostre forze ad accelerare la terza dose. E ci impegnamo con tutte le nostre forze a potenziare il coordinamento in materia di mobilità, sia all'interno del'Unione Europea, che con paesi terzi". Ulteriore punto importante riguardo al Covid, ha poi ricordato ancora Charles Michel, è la solidarietà internazionale che si è concretizzata nell'impegno dell'Unione ad accelerare l'esportazione di vaccini ai paesi più in difficoltà.

GEERT VANDEN WIJNGAAERT/AFP
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel GEERT VANDEN WIJNGAAERT/AFP

Aut-aut alla Russia: "Niente aggressioni all'Ucraina o scatteranno nuove, pesanti sanzioni"

Altro tema caldo dell'incontro: la volontà di dissuadere la Russia da un'escalation aggressiva nei confronti dell'Ucraina. "Manteniamo la nostra richiesta alla Russia di ridurre le tensioni e di astenersi da qualsiasi ulteriore aggressione. Auspichiamo il ritorno a una una situazione in cui i rapporti con la Russia siano buoni, ma questo dipende molto dalle scelte di Mosca. Siamo quindi chiari: se la Russia dovesse muoversi contro l'Ucraina, l'Unione Europea sarà in grado di adottare sanzioni che potrebbero comportare un costo enorme". Già pronto, un pacchetto di sanzioni supplementari, sarebbe però l'ultima spiaggia. L'appello a Mosca è cogliere la mediazione franco-tedesca per tornare al tavolo dei negoziati.

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