Manifestanzioni a Washigton dei favorevoli e dei contrari. La sentenza è attesa per giugno 2022
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha cominciato l'esame di un caso che avrà ripercussioni sul diritto all'aborto, e centinaia di manifestanti a favore e contro, si sono radunati a Washington, nel tentativo di far ascoltare le loro voci dai giudici. Il caso in discussione riguarda lo Stato del Mississippi, una cui legge vieta l'aborto dopo le prime 15 settimane di gestazione, ma la decisione avrà un impatto su tutto il paese.
La speranza dei fondamentalisti pro-life
Per questo motivo i fondamentalisti pro-life sperano in una sentenza a loro favorevole, le cui conseguenze potrebbero spingersi a svuotare la storica pronuncia del 1973 che riconoscerva l'interruzione di gravidanza come diritto delle donne. Un attivista anti-aborto dice di attendersi se non un ribaltamento delle norme attuale, quantomeno la restituzione del potere di scelta ai singoli stati.
I timori dei manifestanti pro-choice
Diverso il punto di vista dei manifestanti pro-choice, che sottolineano come il ricorso all'aborto, lungi dall'essere una scelta facile, costituisca un diritto e in alcuni casi una necessità.
La Corte Suprema dopo Trump
Dopo le nomine di Trump, la Corte è composta da 6 giudici conservatori e da 3 progressisti. Una sentenza è attesa per il mese di giugno prossimo, quattro mesi prima delle elezioni di mezzo mandato, e sin d'ora promette di diventare uno degli argomenti centrali dello scontro politico.