Migranti alla frontiera bielorussa, Putin: "La Russia non c'entra"

Si moltiplicano le pressioni dei leader europei sul presidente russo Vladimir Putin al fine di evitare che altri migranti mediorientali in cerca di rifugio nell'Unione europea vengano inviati da Minsk verso il confine con la Polonia. La Russia "non ha nulla a che fare con la crisi dei migranti (...) la Polonia sui migranti infrange gli ideali umanitari Ue", replica Putin mentre proprio al confine tra Bielorussia e Polonia in queste ore si tengono esercitazioni militari congiunte organizzate da Minsk e Mosca.
Con l'esercito russo a un passo dai confini europei, anche il presidente americano Joe Biden interviene sul tema: "La situazione al confine fra la Bielorussia e la Polonia è motivo di grande preoccupazione", ha detto.
La crisi umanitaria è importante, migliaia di migranti al freddo in condizioni disumane, aspettano di varcare il confine. Farhan Haq, vice portavoce delle Nazioni Unite ribadisce che trattasi di "persone che non dovrebbero essere strumentalizzate, non sono pedine, sono esseri umani. Ora dobbiamo solo occuparci dei loro bisogni primari e dei loro diritti fondamentali", ha detto.
I migranti sono la risposta di Minsk alle sanzioni europee contro la Bielorussia; sono mediorientali, sono migliaia e anche le compagnie aeree hanno deciso di fare la loro parte collaborando con Bruxelles: l'Iraqi aiways, ad esempio, non volerà più su Minsk.