Affidi illeciti: gup in camera consiglio per prime sentenze

La motivazione della sentenza dell'abbreviato a Reggio Emila
La motivazione della sentenza dell'abbreviato a Reggio Emila
Di ANSA
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(ANSA) - REGGIO EMILIA, 11 NOV - Si è ritirato in camera di consiglio il gup Dario De Luca del tribunale di Reggio Emilia. Nel pomeriggio sono attese le prime sentenze del processo 'Angeli e Demoni', l'inchiesta sul presunto sistema di affidi illeciti di minori nella val d'Enza reggiana. In particolare saranno emesse le decisioni riguardo allo psicoterapeuta Claudio Foti, titolare del noto studio di cura torinese 'Hansel&Gretel' e per Beatrice Benati, assistente sociale dell'Unione val d'Enza. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato. Per il primo, il sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare del fascicolo, ha chiesto sei anni di condanna per le accuse di abuso d'ufficio, frode processuale e lesioni gravissime (ipotesi di reato formulata per la presunta alterazione psichica di una paziente), mentre per la seconda ha chiesto un anno e sei mesi di condanna con le accuse di violenza privata e tentata violenza privata. Finora l'unica pena relativa al procedimento è quella di Cinzia Magnarelli, assistente sociale sempre dell'Unione Val d'Enza, rea confessa e accusata di falso ideologico e frode processuale, la quale ha patteggiato a un anno e otto mesi (pena sospesa). Infine il giudice oggi pomeriggio dovrebbe decidere anche se accogliere o meno le richieste di rinvio a giudizio per 22 indagati, tra cui anche l'ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, ritenuta l'imputata chiave, e il sindaco Pd del Comune di Bibbiano, Andrea Carletti accusato di abuso d'ufficio. (ANSA).

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