L'Afghanistan in ginocchio per la crisi economica

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Di Anelise Borges
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Secondo l'Onu, 23 milioni di afghani non avranno abbastanza cibo per superare l'inverno

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Il Programma alimentare mondiale ha iniziato a distribuire denaro alle famiglie povere in Afghanistan, nel tentativo di contenere quella che le agenzie delle Nazioni Unite chiamano "la peggiore crisi umanitaria al mondo". 

Secondo un nuovo rapporto circa 23 milioni di afghani non avranno abbastanza cibo per superare l'inverno. L'Unione Europea ha promesso un miliardo di euro in aiuti umanitari agli afghani e assistenza ai Paesi vicini che accolgono coloro che fuggono dai talebani. 

Ma per coloro che sono rimasti in Afghanistan, la vita sta diventando sempre più difficile, come testimonia la nostra corrispondente internazionale Anelise Borges da Kabul.

Poche cose sono rimaste invariate in Afghanistan nel corso degli anni. Una di queste è il prezzo del pane. In decenni di guerra e di presenza di truppe straniere, una pagnotta è sempre costata 10 afghani, l'equivalente di circa 10 centesimi di euro. 

Oggi però un aumento è inevitabile. "Prima compravamo 50 chili di farina per 1.800 afghani, oggi costano 2.450 afghani", racconta un panettiere, Aashoqullah.

Anche il prezzo del gas è raddoppiato. E la maggior parte dei clienti di Aashoqullah non viene pagata."Se i prezzi dovessero continuare a salire e la domanda dovesse diminuire, potremmo essere costretti a chiudere l'attività, visto che non possiamo permettercelo", dice il panettiere ai nostri microfoni. "Sicuramente smetteremmo di lavorare e chiuderemmo il negozio".

Nel negozio accanto, Basir Mohammd racconta una storia simile. E incolpa i nuovi governanti del Paese per il tracollo economico. "Gli affari ora non vanno bene", spiega il commerciante. "Non girano, perché sono arrivati i talebani e troppa gente è partita per l'America, la Germania... altri Paesi".

Il ritorno dei talebani lo scorso agosto ha fatto precipitare l'Afghanistan in una crisi economica senza precedenti. Il Paese ha perso miliardi di aiuti e riserve internazionali e per questo non ci sono soldi per pagare gli stipendi o importare beni essenziali. Il Fondo Monetario Internazionale stima che il PIL potrebbe contrarsi del 30% nei prossimi mesi. E per l'ONU milioni di persone potrebbero soffrire la fame.

"Sto recuperando cose da questi negozi, per cucinarle a casa e condividerle con la mia famiglia", dichiara una donna che indossa un burka. "Ho anche chiesto del pane e dei soldi a questi gentili macellai".

La speranza che le cose migliorino presto in Afghanistan è flebile. I talebani sembrano non avere un piano concreto per affrontare la crisi e la comunità internazionale sembra aver perso interesse in merito alla situazione degli afghani. Nonostante le promesse fatti, solo un terzo dei progetti per aiutare il Paese mediorientale sono stati finora finanziati. 

Dopo aver permesso agli studenti coranici di tornare al potere, alcuni Paesi occidentali restano ora alla finestra, mentre l'economia dell'Afghanistan crolla.

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