Afghanistan sull'orlo della catastrofe. ONU: "intervenire subito con piani di aiuti"

Afghanistan sull'orlo della catastrofe. ONU: "intervenire subito con piani di aiuti"
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Di Debora Gandini
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Il Paese è allo stremo. Secondo le Nazioni Unite oltre il 90% della popolazione è a rischio fame. Bisogna intervenire subito con piani di aiuti o sarà la fine

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L’Afghanistan è sull’orlo di una catastrofe, alimentare e umanitaria a tutti gli effetti. Un rapporto delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme sottolineando che il 98% della popolazione è sulla soglia di povertà. I più colpiti saranno i bambini.

Un’emergenza che nel prossimo futuro riguarderà oltre 23 milioni di civili. Conflitti, siccità, crisi economica stanno mettendo a dura prova la vita degli afghani. Da quando i talebani sono tornati al potere, gli aiuti sono stati dimezzati, i fondi internazionali che sostenevano la fragile economia del paese sono stati bloccati.

"La situazione è drammatica, al limite – ha sottolineato Hsiao-Wei Lee, Vicedirettrice regionale del Programma alimentare mondiale. In dieci anni di monitoraggio le cose in Afghanistan non sono mai pessime. Nove milioni di persone si trovavano nella Fase 4 e se arriveranno a varcare lo step successivo, per loro potrebbe esserci solo la morte.”

Per far fronte a questo scenario catastrofico secondo l’ONU non resta che mettere in campo tutte le risorse necessarie. Il piano di aiuti umanitari del Palazzo di Vetro resta finanziato solo per un terzo, mentre si studia come aumentare l’assistenza nel Paese. Portare l’Afghanistan fuori da questa catastrofe potrebbe richiedere fino a 190 milioni di euro al mese.

Dati e cifre del rapporto Nazioni Unite

Il 98% della popolazione afghana è sull'orlo della povertà. Servono aiuti concreti e urgenti per rafforzare le comunità locali e l’economia in generale. Se non si interviene subito, dice l’ONU, le previsioni si trasformeranno in realtà a metà 2022. Una corsa contro il tempo.

Attualmente il tasso di povertà è del 72%. Un rapporto dell'Agenzia per lo Sviluppo dell'ONU (UNDP) sottolinea che la presa del potere da parte dei talebani ha messo a rischio 20 anni di progressi economici.

Il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite ha delineato quattro scenari per il Paese, che prevedono come il Pil diminuirà tra il 3,6% e il 13,2% nel prossimo anno. Tutto dipenderà dall’andamento della crisi in corso e dalle relazioni diplomatiche della comunità internazionale con i fondamentalisti di Kabul. 

Aiuti umanitari e assistenza

Dei 38 milioni di afghani già il 72% vive con meno di un dollaro al giorno. L'Afghanistan è già uno dei paese più poveri al mondo. Al momento sta ricevendo aiuti dai paesi vicini. Giovedì sono arrivati dei carichi di cibo e medicine dal Pakistan, Kazakistan e Bahrain.

L'ambasciatore pachistano a Kabul, Mansour Ahmad Khan, ha assicurato che altri aerei con aiuti umanitari arriveranno a Kandahar, Herat and Khost e che il Pakistan manderà sussidi anche via terra.

Nelle aree rurali si stima che occorrano 36 milioni di dollari nei prossimi mesi per riuscire a nutrire la popolazione e dare assistenza a anziani e disabili e famiglie in difficoltà. Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’instabilità potrebbe inoltre generare una crisi ancora più profonda, aumentando il numero di rifugiati sui paesi vicini come la Turchia o l’Europa. 

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