Processo Open Arms, Richard Gere ammesso testimone

Processo Open Arms, Richard Gere ammesso testimone
Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di euronews
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L'attore salì a bordo della nave che Salvini, allora al Viminale, bloccò in mare per 19 giorni, carica di migranti; per i legali del leader della Lega non ci sono le basi del reato di sequestro di persona

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Si è tenuta in un'aula blindata del tribunale di Palermo la prima udienza del processo Open Arms in cui il leader della lega Matteo Salvini è imputato per sequestro di persona.La prossima udienza sarà il 17 dicembre, si continuerà con i primi testimoni; tutti i testimoni sono stati ammessi, tra questi diversi ministri del governo Conte 1 e l'attore Richard Gere che portò la sua solidarietà ai migranti contro la politica leghista dei porti chiusi.

La storia è nota: Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, nell'estate del 2019 lasciò la nave Open Arms per 19 giorni al largo con a bordo 147 migranti. La politica di governo dei porti chiusi generò un braccio di ferro internazionale tra il Viminale e le ONG che ribadiscono il dovere morale di salvare uomini in mare. 

 Il direttore e fondatore di Proactiva Open Arms, Oscar Camps, ha ribadito che "Salvare gente in mare non è un crimine ma un obbligo non solo per un capitano ma anche per tutti gli Stati". Da parte sua Salvini accusa le ONG di muoversi solo per profitto. Il suo legale Giulia Bongiorno sostiene che non ci sono gli estremi per il reato di sequestro di persona: "Non c'è stato nessun ritardo per lo sbarco dei migranti, semmai il tempo necessario per stabilire di chi era la competenza e dove dovevano sbarcare i migranti", ha detto Bongiorno.

La prossima udienza del dibattimento si terrà il 17 dicembre e si continuerà proprio con i primi testimoni. 

Intanto gli sbarchi continuano: nelle ultime 48 ore, nonostante le rigide temperature, sei barche hanno attraccato a Roccella Jonica, da alcuni definita la nuova Lampedusa.

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