Gli attivisti per l'ambiente sollecitano le richieste di ulteriori azioni dei governi per frenare il riscaldamento globale, in vista del prossimo vertice sul clima delle Nazioni Unite a Glasgow
Gli attivisti ambientali di 'Fridays for Future' hanno organizzato proteste in diversi continenti per sollecitare ulteriori azioni dei governi per frenare il riscaldamento globale, in vista del prossimo vertice sul clima delle Nazioni Unite a Glasgow.
I manifestanti si sono radunati in Uganda, Bangladesh, India, Svezia e Germania.
"Siamo qui oggi per mostrare ai negoziatori che il nostro futuro non è negoziabile: tutti i partiti democratici hanno preso impegni nelle loro campagne elettorali e chiediamo che mantengano le loro promesse".
Anche presso la Porta di Brandeburgo, un occhio di riguardo è richiesto per la difficile situazione che attanaglia i Paesi più poveri del mondo, particolarmente colpiti dal cambiamento climatico.
I manifestanti hanno voluto inviare un segnale ai Socialdemocratici, ai Liberali e ai Verdi che il prossimo governo dovrebbe intraprendere un'azione radicale contro il cambiamento climatico.
Un fermo impegno a porre fine all'estrazione del carbone entro il 2030, nessun nuovo progetto di gas dal 2035, nessuna nuova auto con motori a combustione dal 2025: non è però chiaro se chi decide ascolterà gli appelli.