Covid: al via in Francia e Germania le terze dosi. Ma l'Oms frena

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Di Euronews
Covid: al via in Francia e Germania le terze dosi. Ma l'Oms frena
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Sulle orme di Stati Uniti e Israele, in diversi Paesi europei è già iniziata la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid. La Germania è uno di questi, nonostante non ci sia una raccomandazione in tal senso da parte della sua Commissione permanente per le vaccinazioni. E neanche dell'Agenzia europea del Farmaco (Ema), che secondo fonti interne "sta aspettando una serie di dati per procedere a una valutazione in tempi rapidi". 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), però, non è d'accordo con tutta questa fretta: "Alcuni Paesi stanno distribuendo dosi di richiamo a persone completamente vaccinate, quando milioni di persone nel mondo non hanno nemmeno ricevuto la loro prima dose", dichiara in conferenza stampa Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'organizzazione. "Ecco perché ho chiesto una moratoria sui richiami, almeno fino alla fine di settembre, per permettere ai Paesi che sono più indietro di recuperare il ritardo".

Anche la Francia ha iniziato a somministrare le terze dosi, agli over 65 e ai più vulnerabili. "Quando si vedono i ricoveri e i danni che fa questo virus, a breve e a lungo termine, che cos'è un vaccino ogni anno o ogni sei mesi? Che importanza ha?", dice un novantenne, ricercatore in pensione.

Parigi sta seguendo le raccomandazioni dell'autorità sanitaria transalpina, che il mese scorso ha citato studi per i quali si verifica dopo mesi un calo dell'efficacia del vaccino, soprattutto contro la variante Delta. 

Per quanto riguarda l'Italia, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha definito "probabile" un richiamo. "L'Italia ha già comprato i vaccini per la terza dose, l'Italia non ha problemi di approvvigionamento", ha dichiarato. "Sulla terza dose c'è un dibattito in corso, credo che in breve tempo possiamo arrivare a una determinazione finale e ci dobbiamo fidare come sempre della comunità scientifica. La terza dose non sarà una scelta politica". 

Nella penisola il 70,14% degli italiani sopra i 12 anni - e cioè 37.882.252 milioni di persone - ha già completato il ciclo vaccinale.