Afghanistan: la fuga disperata da Kabul, nonostante l'allarme attentati

La folla al cancello nord-est dell'aeroporto internazionale Hamid Karzai, a Kabul, in Afghanistan
La folla al cancello nord-est dell'aeroporto internazionale Hamid Karzai, a Kabul, in Afghanistan Diritti d'autore Satellite Image ©2021 Maxar Technologies via AP
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Di Euronews
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Il raid nella regione del Nangarhar, al confine col Pakistan: stando ai media americani il terrorista stava pianificando futuri attacchi, ma non sarebbe direttamente legato all'attentato all'aeroporto di Kabul

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I "warning" resteranno la parola più drammatica della guerra asimmettrica in Afghanistan e i "warning" si succedono anche adesso, fino all'ultimo momento, fino all'ultimo passo di soldato americano a Kabul. 

Il Pentagono ha avvertito il presidente Biden che ulteriori attacchi terroristici sarebbero imminenti. L'esercito americano sta per andarsene con le concitate fasi finali di un frenetico trasporto aereo di americani, afgani e altri che cercano disperatamente di sfuggire al dominio dei talebani prima che l'evacuazione si interrompa. Gli esperti hanno detto sabato che un attacco è "altamente probabile" nelle prossime 24-36 ore.

Intanto i resti di 13 soldati americani uccisi in un attentato suicida giovedì di un kamikaze dall'affiliato afghano del gruppo dello Stato Islamico, noto come ISIS-K, sono  in viaggio verso gli Stati Uniti.

Gli USA hanno perso in Afghanistan ormai più di 2.400 militari  in oltre 20 anni di operazioni.

Eppure sono ancora tante, tantissime le persone ammassate alle porte dell'aeroporto di Kabul, nella speranza di salire su uno degli ultimi voli di evacuazione dall'Afghanistan. Questo nonostante l'attentato suicida di giovedì, che ha provocato la morte anche di decine di civili e l'allarme lanciato dall'Occidente sulla possibilità di altri attacchi. Ma la voglia di scappare dal regime talebano arrivato al potere due settimane fa è più forte della paura.

Nel frattempo centinaia di afghani hanno protestato fuori da una banca nella capitale. Tra loro molti dipendenti pubblici che non ricevono il loro stipendio da mesi. Prelevare contanti è impossibile e anche se i bancomat sono ancora in funzione, i prelievi giornalieri sono molto limitati. "Abbiamo molti problemi in banca. Chiediamo al governo di riaprire le banche", spiega un afghano. "Non riusciamo a prelevare dai nostri conti personali. La gente sta scappando, ma molti soldi sono rimasti sul loro conto corrente. Le banche sono bloccate e non possono fornire servizi".

Risposta immediata americana

La rappresaglia americana dopo la strage di giovedì è stata immediata. L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato che uno dei pianificatori dello Stato Islamico del Khorosan, branca del gruppo terroristico in Afghanistan, sarebbe stato ucciso da un drone statunitense in un raid nella provincia di Nangarhar, al confine con il Pakistan. A ordinare l'attacco, lanciato da una base fuori dal paese, è stato il segretario dalla difesa Lloyd Austin.

Si tratta della prima operazione americana dopo l'attentato all'aeroporto di Kabul che ha causato circa 200 vittime, tra cui 13 militari americani. Stando ad alcuni media americani il membro dell'Isis ucciso stava pianificando futuri attacchi, ma non era direttamente legato all'attacco all'aeroporto.

Concluse le evacuazioni italiane

Venerdì, con il decollo da Kabul dell’ultimo C-130 con a bordo i militari impegnati nelle operazioni di evacuazione, si è concluso ufficialmente l'impegno ventennale delle forze armate italiane in Afghanistan. L'aereo è atterrato alle 8.04 di questo sabato mattina all'aeroporto di Fiumicinocon a bordo altre 110 persone, tra cui 58 afghani.

"Abbiamo evacuato e portato in soli 14 giorni in condizioni difficili 4890 cittadini afghani tra cui molte donne e bambini", ha dichiarato il Generale Luciano Portolano.

Ad aspettare quest'ultimo volo in provenienza dall'Afghanistan anche il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio. "Inizia una fase due, molto difficile, nella quale il nostro imperativo dev'essere non abbandonare il popolo afghano, non abbandonare le donne afghane, le ragazze afghane", ha detto il ministro. "Non abbandonare tutti coloro che in questi anni ci hanno dismostrato una grande voglia di crescere, di cambiare, di modificare".

Il capo della diplomazia italiana ha voluto poi sottolineare come con l'evacuazione di quasi 5mila afghani in due settimane, ad oggi l'Italia sia "il primo Paese dell’Unione europea per cittadini afghani evacuati".

Chi resta a Kabul

A presidiare l'aeroporto di Kabul restano ora solo i militari americani inviati da Biden per assicurare l'evacuazione. Per poter lasciare il paese a loro volta avranno bisogno dell'aiuto dei Talebani, loro nemici sino a poco tempo fa.

"I talebani non hanno il controllo dell'aeroporto di Kabul", ha assicurato un portavoce del Pentagono. Solo loro però, attraverso un blocco degli accessi allo scalo, possono evitare nuovi attentati dell'Isis Khorosan. "Il presidente e il vicepresidente sono stati informati che un altro attacco terroristico a Kabul è probabile", ha detto una portavoce della Casa Bianca.

Il timore del Pentagono è quello di un attacco contro gli aerei che riporteranno a casa gli ultimi marines statunitensi, motivo per cui è stato allargato a oltre 500 metri il cordone di sicurezza lungo il perimetro cintato dell'aeroporto, con fili spinati e muri di cemento attorno alla zona dello scalo.

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