Megamulta europea alle case automobilistiche

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Diritti d'autore KENZO TRIBOUILLARD/AFP
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875 milioni di euro di multe alle aziende automobilistiche che hanno barato sulle emissioni dei veicoli diesel

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Le case automobilistiche tedesche BMW, Volkswagen, Audi e Porsche sono state multate dalla Commissione europea per 875 milioni di euro.

Secondo il commissario europeo per la concorrenza,hanno agito come un cartello sulla tecnologia delle emissioni per le auto diesel. Violando la regolamentazione comunitaria.

Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza: "Ogni anno in Europa vengono vendute milioni di nuove auto diesel per un valore di miliardi di euro. E molte altri sono in corcolazione. Non solo gli utenti di queste auto, ma tutti i cittadini devono poter contare sul fatto che le case automobilistiche competono tra loro. Anche quando si tratta di ridurre le emissioni nocive dei loro veicoli. Queste aziende non hanno soddisfatto questa aspettativa".

Per la ONG Transport and Environment, ciò significa che non ci si può fidare delle case automobilistiche che mettono la salute delle persone e il clima prima del profitto.

Dice Julia Poliscanova, senior director per veicoli e mobilità elettrica, Transport and Environment:  "Penso che sia giusto dire che non ci si può fidare delle case automobilistiche. Prima hanno imbrogliato sui test sulle emissioni e poi si sono rifiutate di togliere queste auto inquinanti dalle strade. Ora sembra che abbiano effettivamente collaborato per ritardare l'introduzione di veicoli più puliti. Quindi, da parte nostra, è necessario un obiettivo europeo vincolante che richieda a tutte le auto di avere basse emissioni entro il 2035 per assicurarci di abbandonare in tempo i motori inquinanti per ripulire l'aria per tutti gli europei, nonché per evitare la catastrofe climatica".

In una dichiarazione, BMW ha affermato dall'inizio del procedimento antitrust, che le accuse erano "esagerate e ingiustificate". Ecco perché non hanno ammesso la colpa pur chiedendo clemenza,

La BMW dovrà ora sborsare 373 milioni di euro, la Volkswagen 502 milioni di euro. Ma Daimler, anch'essa parte del cartello, è stata scagionata per aver rivelato l'esistenza dell'accordo fin dall'inizio.

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