Da Brucelles a Madrid in piazza per rivendicare migliori salari e nuove assunzioni. "Non dimenticateci quando sarà passata l'emergenza Covid"
Tornano a manifestare in tutta Europa gli operatori sanitari, che rivendicano salari migliori e organici più folti per il settore, da più di un anno sotto stress a causa della pandemia da coronavirus.
A Bruxelles medici, infermieri e ausiliari chiedono alle autorità di non venire dimenticati, una volta che le emergenze saranno rientrate, grazie all'avanzamento delle campagne di vaccinazione.
"Siamo stanchi, la crisi ha portato a più ore di lavoro in ospedale e meno tempo per riposare. Per potersi prendere cura dei pazienti è stato sacrificato molto del nstro tempo libero. Ma è normale, tutti lo abbiamo fatto con abnegazione dato che è il nostro lavoro. Però la gente deve essere consavole che una situazione di questo tipo non può durare a lungo", dice una dottoressa..
Mobilitazione anche in Spagna, dove le richieste principali del movimento vanno dall'aumento delle risorse destinate alla sanità pubblica, all'accesso universale all'assistemza sanitaria, alla cancellazione dei programmi di privatizzazione di interi servizi.
A Madrid, oltre a medici e infermieri, sono scesi in piazza anche i sindacati e le associazioni per la protezione della sanità pubblica.