Messico, "polizia comunitaria" contro i narcos

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Di euronews
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Nelle zone segnate dalla violenza, dove il potere statale non arriva, arruolati anche i bambini

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La chiamano "polizia comunitaria", ed è la risposta che in alcune zone rurali del Messico si tenta di opporre alla violenza dilagante.

In un paese che ogni anno conta più di 30.000 morti ammazzati, e dove l'autorità dello stato risulta incapace di garantire la sicurezza a tutti i propri cittadini, la polizia comunitaria ora apre anche ai minori.

Con armi da caccia e fucili di legno, a Ayahualtempa, nello stato di Guerrero, l'intero villaggio indigeno si addestra a contrastare le prepotenze de Los Ardillos, membri di un cartello locale di narcotrafficanti che spadroneggia senza che nessuno possa impedirglielo.

Nello stato, secondo dati forniti dal governo, sarebbero operativi almeno 18 gruppi diversi di narcotrafficanti, spesso in conflitto tra loro per il controllo del terrirorio e 25 polizie comunitarie.

Solo ad Ayahualtempa l'anno scorso sono avvenuti 26 omicidi, mentre a gennaio sono stati uccisi in una imboscata 12 musicisti, senza che questo scatenasse alcuna reazione da parte delle autorità.

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