Le dosi del vaccino russo non bastano. Le autorità sammarinesi sono in attesa delle prime fiale in base agli accordi con l’Italia che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni
Lo Sputnik V è arrivato a San Marino ma le dosi del vaccino russo non bastano. In base agli accordi con l'Italia le autorità sammarinesi sono in attesa delle prime fiale che dovrebbero già arrivare nei prossimi giorni. Intanto col V-Day è iniziata ufficialmente la campagna vaccinale nella Repubblica col vaccino russo.
L'ultimo stato in Europa che avvia la campagna di vaccinazione
Il piccolo Stato, dove vivono circa 36000 abitanti, è l’ultimo ad avviare la campagna vaccinale in Europa e uno dei pochi nel continente (oltre all’Ungheria) ad aver acquistato direttamente da Mosca il prodotto non ancora autorizzato dall’EMA (L'Agenzia europea per il farmaco).
Le perplessità dei residenti
Un aspetto che come ha spiegato ad Euronews il Segretario di Stato per il lavoro di San Marino Teodoro Lonfernini, crea qualche perplessità tra i residenti.
Una somministrazione simbolica è stata quella delle prime 25 dosi che sono andate al personale medico, tra cui dottori ed infermieri. Il costo di ciascuna fiala di Sputnik V, acquistata da San Marino, ha spiegato il Segretario di Stato, si aggira attorno ai 10 euro. Alla fornitura del vaccino russo, si affiancherà l’arrivo delle fiale in base all’accordo con l’Italia, con l’obiettivo di raggiungere 50.000 dosi in tutto.
Nonostante i ritardi, e la scelta di ricorrere ad un vaccino non autorizzato in Europa, le autorità sammarinesi, non vogliono dare colpe a nessuno.
Lo spettro dell'influenza russa
L’offerta di Mosca da molti è stata vista come un tentativo della Russia di allargare la propria influenza. La Repubblica di San Marino spiega ad Euronews, il Segretario di Stato per il Lavoro, da tempo mantiene solidi rapporti con la Russia, così come con gli altri grandi paesi.
A partire dalla prossima settimana l’obiettivo, fanno sapere le autorità sammarinesi, è di vaccinare circa 400 persone al giorno. Un traguardo fondamentale per immunizzare oltre la metà della popolazione della piccola repubblica.