Ex rifugiato indiano rileva casa famiglia per minori in Austria

Ex rifugiato indiano rileva casa famiglia per  minori in Austria
Diritti d'autore Euronews vía AFP
Diritti d'autore Euronews vía AFP
Di euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Ad Hirtenberg la Laura Gatner Haus sarà ancora una casa di accoglienza per i giovanissimi rifugiati. Sventato il rischio di chiusura è stata ristrutturata da Sukhdeep Singh originario del Punjab

PUBBLICITÀ

Ad Hirtenberg, in Austria la Laura Gatner Haus sarà presto una casa di accoglienza per giovanissimi rifugiati. L'ex rifugiato Sukhdeep Singh è venuto a controllare lo stato dei lavori. Qui aveva vissuto da ragazzo dopo aver abbandonato il nativo Punjab in India. È stato lui a volere fortemente che l'edificio non finisse in mano ai promotori finanziari.

Una continuità sociale e culturale

"Se fosse stata comprata da qualcuno che non sa nulla della storia dell'edificio ne avrebbe subito rimosso il nome e con esso la storia di questa casa; quindi confesso di essermi mosso per ragioni sentimentali. Questo edificio servirà a qualcosa di bello": ammette Sukhdeep Singh.

Una chiusura definitiva scongiurata

Quando l'ONG cristiana che gestiva l'immobile, come casa per bambini migranti non accompagnati, ha dichiarato di non poter più andare avanti Singh è intervenuto per evitare che venisse venduta ai palazzinari. La casa è stata nei decenni un rifugio per circa 50 giovani extracomunitari non accompagnati. Singh divideva una stanza di 12 metri quadrati con un ragazzino afghano ma nei sei anni trascorsi qui, ha imparato a parlare il tedesco, ha giocato a calcio ed ha cominciato a lavorare. Oggi è perfettamente integrato nella società austriaca.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Attacco terroristico di Vienna, rivendicato dall'Isis: i familiari delle vittime chiedono i danni

Perché i migranti bloccati in Bosnia non vengono trasferiti in rifugi di emergenza?

Far sentire i migranti come europei. Il sogno dell'Ue nel nuovo patto sull'integrazione